Se ne continua a parlare, ma una risposta chiara e definitiva ancora manca: i cellulari possono favorire la generazione di un tumore al cervello? Sono stati diversi, negli anni, gli studi e le ricerche che hanno cercato di chiarire questa possibile correlazione tra il massiccio uso dei telefoni cellulari, ormai onnipresenti nella nostra vita, e la generazione del glioma, una forma maligna di tumore. Alcuni dicono sì, altri dicono no: chi ha ragione?

C’è, però, una fallacia in questo studio che dev’essere sottolineata. Innanzitutto, la metodologia usata non è perfetta. Lo studio svedese ha usato questo metodo: ha preso determinati “casi”, ossia persone già affette da tumore al cervello, e altri di “controllo”, ossia persone di pari età, corporatura, sesso, etc. ma non affette da tumore, e ne ha confrontato gli stili di vita. Si tratta di un metodo, chiamato “case-control”, non sempre efficace, in particolare quando si parla di una malattia così rara. Si dovrebbe usare un campione di centinaia di migliaia di persone per avere risultati credibili. E quando ciò è stato fatto, i risultati hanno concluso che i cellulari non favoriscono la generazione dei tumori al cervello. Semplice logica: se così fosse, avremmo dovuto assistere a un aumento considerevole dei tumori al cervello negli ultimi vent’anni, no?

Uno studio statunitense del 2012 ha verificato esattamente questo e ha concluso che dal 1997 al 2008, la presenza dei casi di tumore al cervello riscontrati non è cambiata sensibilmente nonostante la crescente diffusione dei cellulari. Un altro studio danese ha controllato l’intera popolazione del territorio usando come riferimento i tabulati delle compagnie telefoniche: risultato negativo, non c’è correlazione tra l’uso dei cellulari e il tumore al cervello. Allo stesso modo, una ricerca condotta nel Regno Unito ha usato un campione di un milione di donne e le ha seguite per sette anni: nessuna correlazione tra cellulari e tumori al cervello.




