Un gadget da indossare costantemente che possa monitorare il mondo reale, analizzarlo e fornire indicazioni ai non vedenti. Ci hanno pensato e ci stanno lavorando gli italiani di Horus Technology, startup che ha avviato una campagna di finanziamenti per Horus. Questo gadget può essere usato da chiunque e fornisce istruzioni vocali tramite conduzioni ossea in modo da ridare ai disabili visivi un’indipendenza che hanno ormai perso.

Cos’è Horus e come funziona, lo spiegano direttamente i responsabile sulla propria pagina: “Montato su un qualsiasi paio di occhiali, Horus osserva la realtà, la comprende e la descrive alla persona, fornendo informazioni utili (attraversamenti pedonali, lettura di testi, riconoscimento di volti e di oggetti) in maniera discreta e al momento opportuno. Sfruttando la conduzione ossea, l’udito della persona non ne risulta penalizzato (cosa che avverrebbe con l’uso di un auricolare) ed è possibile sentire il dispositivo anche in contesti rumorosi”. Niente più cani per ciechi: l’obiettivo di Horus è quello di dare indipendenza alle persone con disabilità visive. Come spiegato, non sarò necessario connettere Horus a uno smartphone o a un altro dispositivo né sarà necessario connettersi alla rete cellulare.

L’assistente indossabile Horus è diviso in due parti: la prima, quella che viene appoggiata all’orecchio, contiene i sensori visivi necessari per la raccolta dei dati; la seconda, separata e che si può tenere in tasca, contiene la batteria e l’unità centrale di elaborazione dei dati. Le prime unità finanziate saranno consegnate all’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, per poter essere testata e di aiuto a una manciata di persone.





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