Le automobili sportive sono capaci di gesta visivamente spettacolari: merito del pilota alla guida, senza dubbio, ma un algoritmo tutto italiano aiuta l’auto nella manovra. AddFor è una società di Torino che lavora a contatto con realtà californiane come Facebook e Google, il cui software di “deep learning” permette di gestire la dinamica di un veicolo come i suggerimenti di acquisto di Amazon o la ricerca di nuove canzoni su Spotify. E il segreto del successo è l’equilibrio tra idee e velocità.
“Si tratta di formule sviluppate per Internet ma che abbiamo adattato per lavorare sulla dinamica veicolo” ha spiegato Enrico Busto, responsabile tecnico dell’azienda torinese. “La chiave è rendere semplice il lavoro anche a chi non ha grandi competenze in un determinato campo. Su GitHub, per fare un esempio, si trova di tutto: piccole aziende come la nostra possono prendere gli algoritmi open source e applicarli ai vari ambiti”. Si tratta di un algoritmo di deep learning, ossia una modalità che sfrutta i dati registrati dai sensori (dell’automobile come di altri oggetti), tramite cui il sistema continua a migliorare se stesso. Ad esempio, il deep learning viene usato anche per le centraline oppure, come accennato, su alcuni siti web.
AddFor è una società nata a Torino nel 2008, il cui successo esponenziale negli anni è dovuto, secondo i responsabile, alla capacità di arrivare al momento giusto con il servizio giusto: è un attimo che qualcun altro ti sorpassi, per restare in tema. “Non esistono più rendite di posizione, il mercato è enorme ma si chiude molto velocemente: o ci arrivi rapido o ci arriva qualcun altro prima di te. Riuscire a staccare 3 metri dopo anziché prima quando arrivi appaiato in curva col tuo avversario fa la differenza”. Non basta avere l’idea giusta, insomma, ma bisogna essere lesti a sapere quando e come venderla.




