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Tim Cook alla Bocconi: “Portate più in là le frontiere”

Grande folla per Tim Cook che era il grande ospite all’Università Bocconi stamattina per l’inaugurazione dell’anno accademico, seduto a fianco del presidente Mario Monti e il rettore Andrea Sironi. L’amministratore delegato di Apple ha tenuto un discorso agli studenti e alle numerose personalità presenti a Milano per quella che è la prima volta dell’AD californiano in un ateneo in Europa. Sono due le sue frasi più significative: la prima è “Spingete, andate oltre e portate più in là le frontiere” e la seconda è “Apple non fa discriminazioni, accoglie chiunque, senza guardare da dove viene, che religione ha o chi ama“. Andiamo a leggere alcune delle dichiarazioni di Cook.

Tutti si ricordano il celebre discorso di Steve Jobs all’università di Stanford nel 2005 quando pronunciò la frase “Siate affamati, siate folli” che aveva ispirato lui stesso e che aveva deciso di riproporre davanti al pubblico, in un momento in cui era tornato ad Apple e stava per iniziare la grande stagione dei prodotti che ne hanno fatto la storia, da iPhone a iPad. Da CEO a CEO, è ora il turno di Tim Cook, che è alla guida della società più importante al mondo dopo essere stato designato proprio da Jobs, ormai pesantemente colpito dalla malattia che l’ha portato via. Anche senza lo charme e l’aura del “maestro”, Cook ha saputo emozionare.

Ha messo grande importanza sul senso di responsabilità che ogni studente ha quando si prepara all’università perché “L’azienda che fa meglio è quella che serve il bene pubblico, le conoscenze che apprenderete qui saranno utili per migliorare il mondo e modificare la vita di molte persone”. Il risultato è che si può “Rendere il mondo un posto migliore di quello che avete trovato”. Il parallelo tra Stato e azienda è significativo ed è impreziosito dalla capacità di essere connessi che è prerogativa dell’attuale generazione.

Tim Cook, dichiaratamente omossessuale, ha poi parlato delle discriminazioni di qualsiasi genere, ovviamente sottolineando quanto in Apple non abbiano terreno fertile: “Noi non facciamo discriminazioni, accogliamo chiunque, senza dare importanza da dove viene, che religione ha o chi ama. Apple è aperta a chiunque, sono davvero orgoglioso di lavorare in una compagnia che condivide i miei valori e spero che possa accadere anche a voi”.

Diego Barbera

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