Apple ha firmato un importante accordo per la gestione dei servizi cloud. La notizia è trapelata in queste ultime ore ed ha portato all’attenzione il fatto che l’azienda di Cupertino abbia deciso di effettuare il passaggio da Amazon Web Services verso Google Cloud Platform, con l’obiettivo di diminuire le spese per la gestione di alcuni servizi di iCloud.
Dopo Spotify, Google Cloud Platform ha acquisito un altro importante cliente, ovvero Apple. Il contratto firmato dall’azienda di Cupertino si dovrebbe aggirare tra i 400 e 600 milioni di dollari, anche se non sono ancora emerse cifre ufficiali a riguardo. Nei prossimi giorni, Apple sposterà alcuni dei propri servizi di iCloud da Amazon Web Services verso la piattaforma cloud di Google.
Tuttavia, la scelta di appoggiarsi all’azienda di Mountain View potrebbe essere una soluzione provvisoria, in quanto Apple ha già annunciato importanti investimenti per la costruzione di tre nuovi data center in Arizona, Irlanda e Danimarca. Il data center in Arizona verrà, principalmente, progettato per essere una sorta di centro di comando per la gestione degli altri data center di Apple.
Nonostante tutto ciò, Apple continuerà ad utilizzare Amazon Web Services e Microsoft Azure, anche se l’accordo con Google permette di configurazione una situazione in cui il punto di equilibrio è stato spostato.
Per il momento, quindi, Apple continuerà ad utilizzare le piattaforme offerte da Amazon, Microsoft e Google, anche se in un futuro non troppo lontano potrebbe diventare completamente indipendente nel settore cloud.
Per quanto riguarda Google, invece, non è la prima volta che firma un accordo così importante. Durante il mese di febbraio, Spotify ha deciso di migrare il proprio back end dai data center locali ai server cloud di Google, con il fine di ottimizzare le risorse, aumentare il livello di scalabilità e la facilità di gestione dell’infrastruttura.
Ricordiamo, infine, che sia Apple e Spotify effettueranno il passaggio dalle attuali piattaforme al cloud di Google in modo completamente trasparente per gli utenti finali. Quindi, per tutti gli utenti che utilizzano iCloud o Spotify, non si dovrebbe verificare alcun disservizio nelle prossime settimane.
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