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Pokemon Go, uova: le novità per schiuderle più facilmente

Con l’ultimo aggiornamento a Pokemon Go versione 0.35 per Android e 1.50 per iPhone sono state approntate anche diverse novità in merito al sistema per far dischiudere le uova e per far nascere così nuovi Pokemon. Non cambia niente rispetto alla base dunque avremo sempre uova che necessiteranno di 2km, 5km o 10km per poterle far dischiudere, tuttavia si è andato a migliorare quello che poi è il problema principale di questo particolare del videogioco dell’estate: l’effettivo conteggio della distanza percorsa, che ora è sensibilmente migliorato potendo tollerare anche una velocità massima più consistente.

Naturalmente Niantic ha impostato una velocità massima consentita che prima era molto bassa, addirittura sotto i 20km/h per evitare che la gente sfrecciasse in auto o magari in treno facendo dischiudere uova a go go mentre il vero scopo del gioco è quello di spronare a camminare e a muoversi per le vie e i sentieri del mondo. Tuttavia, questo esagerato stratagemma di difesa va a ritorcersi proprio contro i giocatori, che spesso camminano o corrono con impegno col risultato che – però – i km effettivamente conteggiati sono nettamente minori rispetto a quelli che in effetti si è coperto.

Come fare, dunque? Niantic è andata a ritoccare leggermente la velocità massima effettiva alla quale 100 metri = 100 metri dunque circa 11km/h e quella massima affinché una parte dei km percorsi venga ritenuta buona, fino a circa 30 km/h. Di conseguenza, sembra che siano molti di più i passi effettivamente conteggiati. Il vero problema era però un altro ossia l’aggiornamento di questo conteggio: se prima era nell’ordine dei 4 minuti, col risultato che se si coprivano 100 metri verso nord e 100 metri verso sud questi si annullavano, anche a piedi, ora invece il tempo è stato ridotto a 1 minuto circa.

Tutto molto bello, ma è ancora un sistema poco efficiente e mal funzionante. La soluzione? Velocità massima consentita e aggiornamenti frequenti in combinazione con l’accelerometro per captare i veri passi.

Diego Barbera

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