Dopo che il nuovo Galaxy Note 7 è stato vietato in aereo e sulle crociere, il futuro del phablet di Samsung sembra essere, per alcuni, compromesso. Il motivo per cui Galaxy Note 7 esplode è dovuto alla batteria prodotta da Samsung SDI che, in alcune condizioni, può surriscaldarsi notevolmente durante la ricarica. Seppur Samsung si sia mossa prontamente per sostituire i modelli difettosi, vi è timore che anche i phablet “sicuri” abbiano ancora problemi.
I recenti divieti di molte compagnie aeree e di navigazione di accendere e caricare a bordo il phablet Galaxy Note 7 non sono un buon segnale per i possessori di quest’ultimo dispositivo. Ma prima di scoprire il futuro di Galaxy Note 7, facciamo un passo indietro.
Dopo i primi casi di esplosione, Samsung ha deciso di sospendere le vendite del suo Galaxy Note 7 in Italia e nel resto del mondo. In contemporanea è stato attivato un programma di richiamo dei modelli già venduti.
Le batterie difettose di Galaxy Note 7, a detta di Samsung, si surriscaldano quando anodo e catodo vengono a contatto. Il surriscaldamento, in alcuni casi, porta all’esplosione del dispositivo. Seppur si tratti di un errore nel processo di produzione molto raro, sono tantissimi i Galaxy Note 7 coinvolti e ritirati dal mercato.
Attualmente, i recenti episodi di esplosione del nuovo Galaxy Note 7 hanno posto molti interrogativi. Da un lato vi è Samsung che sta impegnando buona parte delle proprie risorse nella risoluzione e dall’altro una concorrenza agguerrita, principalmente rappresentata da iPhone 7 Plus.
In teoria, i nuovi modelli distribuiti dopo il 21 settembre possono essere utilizzati liberamente, ma i divieti imposti stanno ponendo una vera e propria barriera all’utilizzo del nuovo phablet di Samsung.
Acquistare un Galaxy Note 7 oggi comporta, di conseguenza, accettare alcuni “compromessi” temporanei. Qualora il fenomeno delle esplosioni delle batterie continuasse ad essere presente anche sui nuovi dispositivi, commercializzati dopo il 21 settembre, l’azienda coreana potrebbe decidere di ritirare definitivamente Galaxy Note 7.
Quest’ultima ipotesi sembra essere molto remota, visto che i casi di esplosione di Galaxy Note 7 si sono ridotti drasticamente. Tuttavia, un Galaxy Note 7, in teoria “sicuro”, ha iniziato a bruciare su un volo della Southwest Airlines. Il modello in questione era uno di quelli distribuiti dopo il ritiro delle milioni di unità difettose. La speranza è che quest’ultimo avvenimento sia un caso isolato, legato ad una singola batteria difettosa, più che un’intera partita.
Per il momento, il futuro di Galaxy Note 7 è incerto. Gli utenti sembrano essere scettici a comprare questo dispositivo, mentre Samsung si sta ritrovando di fronte a modelli “sicuri” che manifestano alcuni problemi. In passato erano capitate problematiche del genere ad altri produttori di smartphone, ma quello che sta accadendo a Samsung può essere considerato un problema generalizzato di notevole importanza. Solamente il tempo ci dirà se Galaxy Note 7 rimarrà sugli scaffali dei negozi o verrà definitivamente rimosso dal mercato.
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