Abbiamo festeggiato i 10 anni di iPhone ieri 29 giugno, ma la domanda sorge spontanea: quali erano gli smartphone che al momento del lancio del melafonino la facevano da padrone sul mercato, prima di essere – positivamente e non – travolti dalla proposta di Apple? Ci sono nomi caduti nel dimenticatoio e altri mai scordati, ma che sono stati rivoltati come un calzino dal fortissimamente voluto cellulare marchiato dalla mela morsicata. Ne abbiamo scelti cinque, tra i più significativi e vi attendono dopo la continuazione.
I cinque cellulari che abbiamo scelto – perché è più proprio chiamarli telefoni più che smartphone – spaziano da modelli pensati specificamente per i businessmen come Blackberry fino a quelli più legati alla tradizione ma con un design più particolare e ricercato come ad esempio il Motorola Razr. Inoltre c’era quel Nokia N95…
Nokia N95 aveva tutto ciò che si potesse desiderare e aveva preso un vantaggio immenso sulla concorrenza: schermo ampio, tastiera fisica comoda, design slider seducente, una fotocamera in alta definizione per il periodo, il GPS, il Bluetooth e il Wi-fi, più la connessione di velocità massima possibile per il tempo. Mancava solo una cosa, anzi due.
La prima è lo schermo touchscreen, che è arrivato, purtroppo per Nokia, troppo tardi in catalogo (seppur, per certi versi, troppo presto con i tablet). La seconda è stato il coraggio di capire che si doveva cambiare strada il più repentinamente possibile, invece che adagiarsi sugli allori.
A proposito di sdraiarsi e addormentarsi sugli allori, BlackBerry Curve 2003 era il prototipo dello smartphone del momento, ideale per uomini giaccaincravattati e sempre connessi. Peccato che anche la società canadese si sia creduta più forte e solida di quanto fosse. Arrivare prima e dominare un mercato per poi non innovarlo e non avere l’umilità di comprendere che è il caso di seguire chi invece sta dettando le nuove regole è stato il suicidio.
Motorola Razr era invece il più cellulare di tutti quanti dato che puntava più sul design che sulla muscolosità dell’hardware. In realtà, anche lui poteva navigare e gestire mail, seppur con tutte le limitazioni del caso. E ha venduto tonnellate di modelli, proprio per il suo stile.
Quando ancora Samsung era considerata meno di quanto avrebbe meritato, Blackjack – già dal nome – voleva proporsi come una risposta a Blackberry con tastiera fisica, predisposizione alla gestione email, sistema operativo Windows Mobile 5.0 e quant’altro. Tuttavia, l’assenza del Wi-Fi era una pecca pesante.
Sony era ancora in partnership con la società svedese Ericsson e già ai tempi si dedicava alla parte fotografica con un modulo in alta definizione per l’epoca, ovverosia un sensore da 3 megapixel con brand Cybershot e flash Xenon per risultati soddisfacenti. In più, fu il primo a essere compatibile con i videogiochi in 3D in Java.
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