Sembra una storia assurda, di quelle inverosimili, ma è tutto vero: una donna è stata arrestata all’aeroporto di Hong Kong, diretta verso la Cina, con ben centodue iPhone nascosti sotto i vestiti, pronti per il mercato di contrabbando. Naturalmente individuata e bloccata subito dalla polizia ai controlli, è stata colta in netta flagranza di reato e condotta in carcere.
I melafonini erano stretti attorno al corpo, senza nemmeno troppi espedienti tecnologici, ma avviluppati e impilati come salami. Gli agenti della sicurezza avevano subito notato qualcosa di strano nella donna, prima ancora che passasse sotto i controlli di rito.
Infatti la sua postura era del tutto innaturale e l’andatura incerta: provate voi a camminare con oltre cento smartphone legati al vostro corpo con (o senza?) la consapevolezza che quasi sicuramente vi pinzeranno entro pochi minuti? La storia e le foto stanno facendo il giro del web.
La donna aveva in mente di entrare a Shenzen da Hong Kong per poi “spacciare” i 102 iPhone sul mercato grigio cinese, anzi chiamiamolo pure nero. Il suo carico non si limitava al melafonino di Apple, ma proseguiva. con ben 15 orologi di lusso, anche loro ben nascosti tra i vestiti che erano – ovviamente – molto più larghi di quanto ci si sarebbe aspettato.
C’è un precedente quasi altrettanto clamoroso, con quella volta un uomo che aveva provato a varcare il confine Hong Kong – Shenzhen con addosso 95 iPhone due anni fa, nel 2015. Un maldestro e tragicomico tentativo di farla franca, naturalmente naufragato in partenza.
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