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Come disattivare abbonamenti: bloccare servizi a pagamento

Come disattivare abbonamenti e bloccare, così, servizi a pagamento? Prima di tutto si deve capire quali sono queste sottoscrizioni che si vuole terminare di voler continuare ad utilizzare. Per questo motivo abbiamo preparato in questo approfondimento alcune pratiche mini guide per andare, ad esempio, andare a disattivare abbonamenti 3 (Tre Italia), così come disattivare abbonamenti TIM, disattivare abbonamenti Vodafone e disattivare abbonamenti Wind.

Ma non solo, perché molte volte riceviamo SMS davvero sgradevoli che ci portano a prosciugare il credito telefonico, con servizi a pagamento che non abbiamo mai richiesto e/o che si sono attivati per errore. Dunque, scopriamo ora come disattivare abbonamenti indesiderati.

Come disattivare abbonamenti sul cellulare è una procedura noiosa e che porta via tempo e, solo per un primo momento, qualche danaro, ma è più che propedeutica ad un uso più tranquillo e rilassato del proprio dispositivo mobile. Di più: andremo a spiegarvi nel dettaglio tutti i passaggi da seguire per evitare che questi fastidiosissimi abbonamenti indesiderati si attivino ancora in futuro, per impedire che ad ogni pop-up improvviso vi venga un mezzo infarto. E per chiedere il dovuto rimborso.

Riconoscere questi abbonamenti truffaldini è molto semplice perché prima di tutto non sono richiesti e, in secondo luogo, offrono servizi che – con tutto il rispetto – non è che siano così indispensabili. Ad esempio offrendo loghi, suonerie, screensaver, sfondi, applicazioni, news e giochi di scarsissima qualità. Soprattutto con prezzi inaccettabili con abbonamenti settimanali anche più di 5 euro. La modalità è sempre la stessa: vengono addebitati i soldi della prima settimana perché si gioca sul fatto che poi il servizio sarà disattivato. Vediamo come curare, ma soprattutto come prendere il rimborso ed evitare che accada di nuovo.

Come disattivare abbonamenti a pagamento sul cellulare

Apriamo questa disanima delle varie opzioni con un caso generico, che dunque può essere interessante nel caso in cui si avesse magari un operatore mobile virtuale minore, oppure se non si riesce a disattivare l’abbonamento indesiderato nei modi sotto descritti. Come in tutti i casi, si riceve un messaggio di testo (SMS) che informa dell’attivazione di un servizio che non vogliamo.

Ebbene, per legge dovrebbe esserci anche l’istruzione per disattivarlo immediatamente (andando però a perdere almeno un rinnovo, ma si può richiedere il rimborso come spiegato su). Ebbene, nel caso sfortunatissimo che non ci fossero istruzioni, oppure nel caso in cui si avesse cancellato per errore il messaggio, si può ad esempio cercare su Google il nome del servizio per recuperare le dritte.

Se anche così nulla, allora si può provare a rispondere con un SMS con scritto NO o STOP al numero col quale si è ricevuta la conferma. Ancora, è possibile telefonare all’assistenza del proprio operatore e richiedere la disattivazione del servizio in abbonamento (VAS) specifico. E se invece volessimo basarci sui singoli operatori?

Disattivare abbonamenti 3 (tre)

La più cercata è anche quella che promette una soluzione più diretta e snella. Per disattivare abbonamenti 3 (Tre Italia) c’è solo una possibile che è quella di chiamare il numero di assistenza 133 gratuito, si dovrà dunque richiedere l’assistenza di un operatore e si dovrà spiegare la situazione. Se non si ricorda il servizio attivato / si è cancellato il messaggio non bisogna disperare perché si potrà scendere nello specifico, sondando l’elenco delle sottoscrizioni. Da qui, confermata la propria l’identità, la disattivazione sarà immediata.

Disattivare abbonamenti Tim

Ci sono tre vie per disattivare abbonamenti TIM. La prima è quella di visitare il sito online dell’operatore TIM, cliccando in alto a destra sul collegamento verso la pagina personale MyTIM (anche da mobile ossia da smartphone) passando poi alla pagina MyTIM Mobile, dunque Servizi e da qui su Disattiva relativo ai Servizi a contenuto ed Internet. L’altro è chiamando il numero di assistenza unico 119, parlando con un operatore e descrivendo il malfunzionamento. Il terzo è quello di inviare un SMS sempre al numero 119, scrivendo la richiesta di disattivazione servizi VAS attivi (vedi ultimo paragrafo).

Disattivare abbonamenti Vodafone

Come disattivare abbonamenti Vodafone al volo? Anche in questo caso ci sono diverse possibili soluzioni, nello specifico due. La prima è quella di chiamare il numero di assistenza 190, parlando con un operatore e richiedendo la disattivazione dei servizi VAS attivi. La seconda è passare dal sito ufficiale Vodafone.it, andando alla sezione Fai da te, dunque su Promozioni Attive e agendo sui servizi attualmente attivi premendo su disattiva in corrispondenza di quelli non desiderati.

Disattivare abbonamenti Wind

Non attraverso il sito ma dai canali convenzionali è possibile richiedere la disattivazione degli abbonamenti Wind o attraverso il numero di assistenza oppure via SMS. Per disattivare abbonamenti indesiderati Wind si può dunque comporre il 155 e parlare con un operatore, andando a spiegare la situazione e chiedendo di non avere più a che fare con la sottoscrizione non desiderata. Si può inoltre inviare un messaggio al numero 48048 con il comando STOP più il nome del servizio, oppure al numero 48005 per gli abbonamenti a servizi MMS, che sono rarissimi ma esistono ancora.

Come evitare la sottoscrizione ad abbonamenti non desiderati

La procedura per evitare per sempre di incorrere in questi abbonamenti non desiderati è quella del cosiddetto Barring SMS, che significa sbarramento degli SMS andando a bloccare sul nascere ogni possibile tentativo da parte di numeri che iniziano per 43, 44, 46, 47, 899, 166 e così via. Una misura preventiva e definitiva che disattiva ogni SMS Premium (altro nome di questi servizi). Come fare? Bisogna chiamare il servizio clienti (119 per TIM, 190 per Vodafone, 155 per Wind e 133 per Tre).

Nota bene: il barring SMS bloccherà però anche tutti i servizi che avete deciso di utilizzare, tra questi quelli di e-banking!

Bloccare per sempre l’attivazione di abbonamenti indesiderati

Per bloccare per sempre l’attivazione di abbonamenti non desiderati, dunque per dire addio a questi servizi VAS truffaldini, è possibile seguire le seguenti indicazioni per ogni operatore:

  • TIM: chiamare il 119 e parlare con operatore; inviare SMS a 119 con scritto “disattivazione servizi VAS + codice relativo al servizio” scegliendo da VM18 per i servizi per adulti, Charity per beneficenza, Anonimi e Scherzi per anonimi BL TuuTuuTIM per risponderia con suoneria, Black List Ticketing biglietti autobus e Servizi Bancari per e-baniking.
  • Vodafone: chiamare il 190 e parlare con operatore descrivendo la richiesta di disattivazione servizi VAS
  • Wind: chiamare 155 e bloccare attivazione servizi VAS per sottoscrizioni in sovrapprezzo, abbonamento o per adulti oppure inviando SMS con STOP e nome servizio al numero 48048 (per SMS) e 48005 (per MMS) o ancora recandosi presso un negozio Wind.
  • Tre: chiamare il 133 e parlare con un operatore.

Come ricevere il rimborso degli abbonamenti indesiderati

Per ricevere il rimborso dell’abbonamento che è stato disattivato, devono essere prima di tutto trascorsi meno di sette giorni (12, per TIM) dal momento della sua sottoscrizione. La richiesta di rimborso dipende dai vari operatori, ma segue sempre lo schema che vi abbiamo proposto qui sopra. Insomma, se capita il misfatto non disperatevi, perché potete sia eliminare il problema sia essere rimborsati come vi spetta di diritto.

Disattivare abbonamenti indesiderati

Se invece si vogliono disattivare abbonamenti indesiderati non specifici, dunque ad esempio tariffe, opzioni o sottoscrizioni con gli operatori Tre, TIM, Vodafone o Wind, si possono sfruttare i vari canali di comunicazione, come vi abbiamo raccontato in lungo e in largo in modo approfondito nel nostro approfondimento dedicato alla disdetta degli abbonamenti agli operatori nazionali.

In generale, la disdetta corrisponde poi al passaggio ad altro operatore, con una migrazione che mantiene il numero con l’operazione chiamata portabilità. Come funziona? Si fa richiesta al futuro fornitore passando tutti i documenti (carta d’identità e codice fiscale) e firmando tutti i contratti richiesti, poi si riceverà una SIM da inserire nello smartphone (o tablet con connessione cellulare) quando si vedrà che la vecchia SIM non funzionerà più. Stop, tutto molto semplice e pratico. I tempi tecnici di attesa sono solitamente di tre giorni lavorativi massimo.

Diego Barbera

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Diego Barbera

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