Il momento per chi guarda il calcio e non solo in streaming, non è certo dei migliori. Tutto potrebbe finire molto presto.
Al giorno d’oggi il concetto di streaming è qualcosa di molto vicino al quotidiano dei cittadini. Nella maggior parte dei casi il riferimento è per esempio alle piattaforme a pagamento che consentono la fruizione di contenuti video, serie tv, film e quant’altro, ma non è chiaramente tutto. Considerando lo streaming si ha a che fare anche con la possibilità di accedere a eventi sportivi live, nel nostro paese, per esempio, soprattutto di natura calcistica.
Piattaforme a pagamento attraverso le quali è possibile, dopo aver sottoscritto un regolare abbonamento avere accesso agli eventi legati alla Serie A, coppe europee e quant’altro. Da qualche anno, però, forse per l’aumento graduale dei prezzi degli abbonamenti citati, o forse a causa di una fenomenologia che prescinde da ogni sorta di riflessione che tende a comprendere l questione stessa, si è sviluppata una sorta di pirateria alternativa ai contesti legali degli eventi sportivi e non solo, capace di offrire gli stessi contenuti a prezzi assolutamente stracciati.
Streaming, partono le multe per tantissimi utenti: un nuovo protocollo d’intesa
L’impegno dei governi man mano succedutisi negli anni, contro la pirateria, l’ormai celebre IPTV chiaramente illegale, è sempre stato almeno in teoria più che mai forte. La creazione, da quale mese si una piattaforma specifica, che ha l’intento di bloccare ogni flusso illegale contenuti specifici contenuti, al momento sembra essere ancora non del tutto efficace, anche se, nel corso delle prossime settimane ci saranno novità interessanti e partiranno anche le multe verso chi, di fatto, compie un reato, sostenendo in ogni modo tali attività.
La piattaforma anti pezotto Piracy Shield, è di fatto, stata riavviato e si attendono a breve le multe, cosi come previsto dalla legge 93 del 2023. Tutto, in tal senso, è stato confermato dal commissario AGCOM Massimiliano Capitanio. Il protocollo d’intesa tra la procura generale di Roma, la Guardia di Finanza e l’AGCOM, atteso ormai d tempo è stato finalmente firmato. A questo punto la stessa attività delle realtà coinvolte potrebbe essere realmente e totalmente operativa.
Oggi, ogni scoperta di un flusso illegale deve passare per la richiesta al giudice al fine di incrociare dati di carte di credito ecc. Oggi, con il protocollo d’intesa appena firmato, tutto questo non sarà più necessario e si avrà quindi una operatività diversa. I giorni di pace, per cosi dire, per chi utilizza certi sistemi potrebbero essere finiti. Tra qualche settimana tutto potrebbe cambiare.