È ormai lontana l’epoca in cui videogiochi dalla grafica scarna giravano su floppy disk lenti. Oggi i gamer possono contare su videogame veloci e performanti, con grafica e sonorità eccezionali, spesso giocabili anche online, senza bisogno di riempire casa con decine e decine di cartucce o CD per console o di doversi dotare di computer super potenti.
Tutto questo è reso possibile dalla transizione digitale, la quale, oltre a trasformare nel profondo i processi produttivi, permette alle aziende del settore di immettere sul mercato giochi non solo moderni, ma persino futuristici.
Le tecnologie utilizzate per rendere i giochi per computer sempre più accattivanti sono innumerevoli e vanno dal cloud alla realtà aumentata, passando per la realtà virtuale, il metaverso e l’intelligenza artificiale. Le opportunità offerte da queste tecnologie non sono sfuggite ad alcuni player italiani emergenti che, contribuendo a questo ecosistema globale, hanno già immesso sul mercato giochi innovativi e di grande successo.
Tra le principali tecnologie che stanno letteralmente rivoluzionando il mondo del gaming, rendendolo sempre più accessibile, rientrano il Cloud e l’IA.
Cloud gaming come GeForce NOW e XBOX Cloud Gaming permettono agli appassionati di divertirsi in streaming con i loro giochi preferiti, anche i più potenti. I videogame girano su server in remoto dotati di GPU avanzate e in grado di garantire fluidità, continuità e alta definizione. Tutto questo elimina la necessità di dotarsi di PC gaming dedicati e spesso molto costosi, e rende questo tipo di intrattenimento molto democratico.
L’intelligenza artificiale consente invece alle software house di rendere i giochi più adattivi e accessibili tramite copiloti intelligenti, sensori personalizzabili, riconoscimento vocale e altro ancora.
Tra le tante tecnologie che stanno innovando il panorama del gaming anche italiano rientrano i visori per la realtà virtuale e le esperienze in realtà aumentata.
Se da un lato i primi regalano esperienze immersive e senza precedenti, le seconde estendono il gaming oltre i limiti dello schermo e lo sovrappongono letteralmente al mondo reale. Entrambe queste tecnologie contribuiscono a trasportare i giocatori in una sorta di mondo parallelo digitale, il cosiddetto metaverso.
Com’è facile intuire, queste tecnologie non nascono e non sono limitate al mondo dei videogame, ma provengono direttamente dall’innovazione industriale, creando un continuum tra produzione e intrattenimento.
Sono numerose le software house italiane che, ben lungi dall’essere rimaste indietro, hanno saputo integrare con successo le nuove tecnologie nei propri videogame al fine di rendere le esperienze dei giocatori sempre più immersive e coinvolgenti.
Tra le tante spiccano ad esempio la torinese 34BigThings, nota soprattutto per “Redout”, un racing game VR-ready ampiamente apprezzato nel panorama indie europeo, e la Digital Bros, attiva a livello internazionale e fortemente concentrata su digitalizzazione e cross platform.
Tra le altre non si possono dimenticare realtà come la milanese Milestone, nota per i suoi giochi di guida moderni e immersivi, e la startup AnotheReality, focalizzata su realtà aumentata e virtuale, metaverso e simulazioni immersive.
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