Facebook è una perdita di tempo? Sono molti che lo credono, ma potrebbe sfruttare il suo immenso bacino d’utenza pari ormai a oltre 900 milioni di “abitanti” per scopi davvero interessanti e costruttivi. Ad esempio per aiutare a raccogliere quanti più possibili donatori di organi. E’ lo stesso fondatore del social network, Mark Zuckerberg, a raccontare questo progetto ormai entrato nella fase finale del proprio sviluppo e dunque prossimo a essere integrato in piattaforma sotto forma di Status per la Timeline. In sostanza, tra le varie informazioni personali che si possono pubblicare sul proprio profilo ci sarebbe anche quella che indica l’iscritto come “donatore di organi”. Una funzionalità lodevole, che potrebbe salvare la vita a milioni e milioni di persone.
E’ una mossa strategica molto importante sia per l’utilità effettiva del portale sia per l’immagine del sito. Che così afferma a piena voce “Sono importante, posso salvare vite“. Ed è vero: immaginate la portata di questa funzionalità, se anche un decimo degli iscritti deciderà di prenderla in considerazione si potrebbe essere davanti a una vera e propria rivoluzione visto che al momento della decisione, si potrebbe controllare il profilo personale del “papabile” e procedere dunque all’asportazione degli organi visto che varrebbe come un consenso scritto e confermato. Ci sarebbero, però, da spiegare meglio i particolari sul controllo e sulla verifica visto che sono numerosi i casi di omonimia e inoltre è una decisione che dev’essere presa in tutta fretta. Tuttavia, visto che alla fine vengono sempre interpellati i parenti o i partner questi potrebbero consultare il profilo – visto che sanno qual è quello vero – e dare la risposta.




