Carramba che sorpresa! Facebook a qualcosa di utile allora serve: una madre inglese ritrova il figlio dopo 27 anni di disperate ricerche proprio sulle pagine del social network più famoso del mondo. Lo ha scovato in Ungheria e ha scoperto pure di esser diventata nonna!
E io che pensavo che l’unica cosa positiva di Facebook fosse che si potesse capire chi lavora sul serio e chi fa finta dal numero di aggiornamenti, foto, test e compagnia bella pubblicati! Invece il social network di Mr Zuckerberg a quanto pare fa anche le veci della Carrà.
La storia è perfetta per un programma pomeridiano strappalacrime: la madre Avril Gube perde il figlio rapito dal padre all’età di due anni. Dalla sua casa in Inghilterra dopo la disperazione affiora la voglia di ricerca che dura 27 anni finché scova il figlio in Ungheria. Come ha trovato il figlio? Digitando il nome e cognome “Gavin Paros” su Google e trovando il link al profilo di Facebook. Poi si è iscritta, ha chiesto la sua amicizia, l’ha contattato e si sono poi incontrati in UK. Una tecnica elaboratissima che ha richiesto 27 anni di studi.
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