L’estensione MAFIAA Fire per Firefox al centro delle cronache americane dopo che Mozilla ha pubblicamente difeso l’add-on che permette di aggirare i sigilli antipirateria del governo. Perché vengano rispettati, dovrebbe essere preventivamente esser emessa un’ordinanza della magistratura (dice Mozilla), ma il fronte dei no controbatte e lo U.S. Department of Homeland Security (DHS) si è esposto contro questo speciale applicativo. Vediamo come funziona MAFIAA Fire e il perché della querelle.
MAFIAA Fire permette di aggirare i sigilli antipirateria voluti fortemente dal Governo su determinati spazi online: è un’estensione scaricabile e installabile gratuitamente sul browser di Mozilla. Lo U.S. Department of Homeland Security (DHS) ha espresso il proprio malumore per l’idea.
Ma Mozilla non è rimasta zitta e per bocca di Harvey Anderson, general counsel della fondazione, ha commentato affermando che non era stata ricevuta alcuna ordinanza firmata da un giudice e dunque non valgono i presupposti per rimuovere l’estensione.
Il Governo sembra essere spiazzato dalle motivazioni di Mozilla. La vicenda promette di essere lunga e articolata e potrebbe creare un precedente molto importante in merito agli add-on scomodi. Intanto, a proposito di vicende legali oltreoceano, continua la lotta di brevetti tra Samsung e Apple e il caso Playstation Network prosegue in primo piano.
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