Renato Dulbecco è morto oggi 20 febbraio 2012 all’età di 97 anni a Genova, ne avrebbe compiuti 98 dopodomani. Il mondo si ferma per ricordare il premio Nobel per la Medicina del 1975 per la scoperta del meccanismo di azione di virus tumorali nelle cellule animali. Dulbecco era nato a Catanzaro il 22 febbraio del 1914 ed è stato un celebre esempio di cervello in fuga. Ha infatti lavorato a lungo negli USA presso l’Università di Bloomington, nell’Indiana per poi spostarsi in California all’Institute of Technology di Pasadena e al Salk Institute di La Jolla dopo una parentesi di Glasgow all’Istituto di virologia dell’Università scozzese. Più recentemente è stato propulsore del Progetto Genoma dal 1990 al 2000, che ha permesso di esplorare tutti i segreti nascosti nei geni dell’essere umano.
La dolorosa notizia della scomparsa di Renato Dulbecco è arrivata pochi minuti fa ed è stata purtroppo già confermata dal presidente del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) Luigi Nicolais. A soli due giorni dal compleanno, il premio Nobel per la Medicina si è spento a Genova a seguito di un infarto, lasciando un’eredità pesantissima e tuttavia il merito di aver rivoluzionato il modo di studiare e curare il cancro. Dalle sperimentazioni sulle cellule animali fino al Progetto Genoma (1990-2000) che aveva come obiettivo quello di mappare i geni delle cellule umane e il loro compito così da poter identificare al meglio e prevedere lo sviluppo del cancro.
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