iPad 4 si chiamerà Nuovissimo e il 5 Nuoverrimo? [VIDEO]

La più grande sorpresa della presentazione Apple di ieri sera è stata senza dubbio quella a proposito del nome del nuovo iPad. Che, appunto, si chiama Nuovo iPad o New iPad per dirla all’americana. Una scelta particolare che di primo acchito sbatte contro quanto eravamo abituati, ma che in fin dei conti si allinea alla nomenclatura utilizzata per tutti i prodotti non-iDevice di Cupertino. Ci sono forti possibilità che d’ora in poi non solo i prossimi iPad ma anche tutti i nuovi iPhone saranno semplicemente chiamati iPad e iPhone rispettivamente, senza sigle e senza numeri. Così come i Macbook, gli iMac, Apple TV o gli iPod. Una soluzione che apre anche a qualche provocazione: iPad 4 sarà soprannominato Nuovissimo e iPad 5 Nuoverrimo?

D’altra parte in qualche modo si dovranno pure riconoscere e distinguere. E’ una questione imprescindibile che la stessa Apple deve tenere in considerazione. Pensate agli aggiornamenti software, alla compatibilità delle applicazioni, agli accessori specifici. Si dovrà indicare in qualche modo il prodotto preciso ai quali si dedicano e dunque si dovrà associare a iPad (e a iPhone) un qualche soprannome o riferimento. La soluzione più semplice è quella dell’indicazione dell’anno di uscita. Dunque, il nuovo iPad potrebbe diventare iPad (2012) e il sesto iPhone che sarà presentato in estate potrebbe diventare “Nuovo iPhone” o iPhone (2012).
 
Un’altra ipotesi è quella che i dispositivi siano riconosciuti da una o più caratteristiche specifiche. E così potremmo indicare ad esempio iPad (con Retina Display) per indicare l’attuale terzo tablet. Un po’ come avviene a oggi sullo Store di Apple ad esempio per distinguere le varie generazioni di Macbook per la fornitura di accessori come batterie, caricabatterie, ecc… Ma anche così ci troviamo davanti a uno stratagemma non così comodo per gli utenti e in fin dei conti anche del produttore stesso. Tutte le altre società presentano modelli con sigle specifiche.
 
Ma Apple, si sa, fa categoria a parte. A differenza di produttori di smartphone e tablet come Samsung, LG, Motorola, ecc… presenta un modello all’anno e dunque c’è meno necessità di differenziare un modello rispetto a un altro. Inoltre togliendo ogni sigla, numero o lettera dopo il nome, si può rafforzare ancor di più il valore del marchio del prodotto che rimarrà pulito, aggiornandosi di anno in anno costruendo e migliorandosi come se fosse sempre un solo dispositivo che si evolve ogni 12 mesi. Fin qui, dunque, una strategia comprensibile che va ad allinearsi agli altri prodotti e anche a un fenomeno osservato già con tutti gli altri iPhone/iPad presentati.
 
Ci riferiamo alla scelta di “disorientare” ogni tentativo di previsione. Un prodotto è ciò che contiene, è l’insieme di componenti elettronici e di software, che vengono opportunamente assemblati, promossi e pubblicizzati, e successivamente messi sul mercato. Ma un prodotto è anche un nome, inevitabilmente. E la stampa specializzata cerca sempre di prevederlo e di anticiparlo diversi mesi prima dell’ufficialità. Con le altre società è più semplice, perché spesso i modelli evoluti si differenziano per via dei numeri crescenti, come ad esempio Samsung Galaxy S2 successore di Samsung Galaxy S. Con Apple no, ogni volta Cupertino ha depistato le previsioni e con la decisione di togliere ogni sigla ha compiuto il passo definitivo.
 
Prendete ad esempio iPhone. Il secondo modello si chiamava iPhone 2? No, iPhone 3G per via della connessione migliore. Il terzo iPhone era iPhone 3GS per via della velocità superiore dei componenti fondamentali. Il quarto? Semplice, iPhone 4. Il quinto doveva essere iPhone 5, invece a sorpresa è uscito iPhone 4S. E il sesto? Sarà chiamato New iPhone quindi Nuovo iPhone, ma in fin dei conti il nome sarà semplicemente iPhone. Potrebbe essere una delle ultime rivalse e uno degli ultimi trabocchetti orchestrati da Steve Jobs, parte dell’eredità lasciata prima della sua scomparsa, lo scorso autunno.
 
Steve non aveva un rapporto così disteso e felice con la stampa (con chi ce l’aveva?) e dopo il fattaccio del prototipo di iPhone 4 perso in un bar e acquistato da Gizmodo, ha inserito buona parte della blogosfera nel libro nero. La sua necessità di ottenere il controllo massimo poco si adattava al circo dei rumors intorno ad Apple architettato dai blog e dai portali, che da un lato promuovevano e creavano un’aspettativa clamorosa di ogni dispositivo (a tutto vantaggio di Cupertino), ma dall’altro spesso cercavano di scavalcare il limite e ottenere esclusive a qualsiasi costo. Così, via ogni sigla, rimane solo il nome del prodotto. La soluzione più semplice, lineare e minimalista, che nasconde ovviamente un lavoro di design e progettazione lungo un anno (di volta in volta), nella perfetta filosofia di Steve Jobs.

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