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Lo skateboard pilotato con il pensiero [VIDEO]

Il pensiero sarà il controller del futuro? Probabile, intanto lo è già di diversi prototipi del presente, come questo skateboard che può essere pilotato appunto con il cervello e con gli impulsi che il nostro “computer” davvero personal emette. Molto più speciale e “magico” dei controlli gestuali, il comando con il pensiero permette di inviare un input di istruzioni a un dispositivo in tempo reale nel modo più naturale possibile. Ad esempio in questo caso si pensa di andare avanti e lo skateboard avanza, si pensa di fermarsi ed ecco che la tavola con rotelle si stoppa. Nel video qui sopra una dimostrazione pratica, si riconosce un tablet Samsung con Windows 8 a governare il sistema.


Il nome di questo prototipo è altisonante e significativo, è infatti conosciuto come The Board of Imagination è stato sviluppato dai Chaotic Moon Labs e si basa sulla classica accoppiata dispositivo-elettrodi. Una sorta di caschetto è indossato dall’utente che così potrà pensare a un istruzione, che verrà captata dai sensori e inviata allo skateboard che eseguirà gli ordini. Ovviamente lo skate è motorizzato, con un piccolo propulsore che dà moto alle rotelle. Una sorta di variante dell’Hoverboard di Ritorno al Futuro recentemente reso realtà (anche se troppo lento).

Pure in questo caso il dispositivo non brilla per velocità e reattività ma d’altra parte è una tecnologia ancora tutta da scoprire e da perfezionare. Ma scendiamo a un livello tecnico. Lo skateboard è collegato al caschetto di sensori cerebrali che captano gli impulsi del cervello e li inviano a un tablet Samsung con sistema operativo Windows 8, come questo slate visto all’IFA. Il tablet funge da sponda per elaborare i dati, digerirli e inviarli allo skateboard, che esegue trasformando i pensieri in azioni.

Ovviamente questa creazione dei Chaotic Moon Labs non è fine a se stessa, lo skateboard è stato scelto come esempio. In futuro si potrà utilizzare questo sistema a controllo mentale per usi ben più utili. Immaginiamo l’assistenza a pazienti tetraplegici che non possono muoversi ad esempio, con sedie a rotelle oppure supporti per la domotica (abitazioni con illuminazione, riscaldamento, elettrodomestici comunicanti in modo hitech) che non richiedono un movimento fisico ma solo un pensiero per attivazioni e controllo.

Vi abbiamo parlato di diversi altri dispositivi, progetti e prototipi controllati con il pensiero. C’è ad esempio una sedia a rotelle che è controllata proprio con un sistema simile e che è in fase di studio. Anche un robot potrà essere istruito e comandato con il cervello in un modo molto simile al film Avatar. Gli orizzonti sono ampi e con potenzialità generose, il controllo cerebrale sarà uno dei trend dei prossimi decenni, aprendosi anche alle persone senza gravi patologie, nella vita di tutti i giorni.
Diego Barbera

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