Quanti pinguini imperatore esistono e popolano il Polo Sud? La risposta arriva dalle foto del satellite utilizzato dalla British Antarctic Survey per contare con grande precisione questi maestosi e rari uccelli. E’ la prima volta che un censimento del genere viene effettuato utilizzando nientemeno che la strumentazione che orbita intorno al nostro pianeta. Si dice spesso che i satelliti ci spiano, chissà cosa penserebbero gli amici pennuti che sono stati immortalati – a scopo scientifico, per carità – da diversi km di altitudine in alta definizione? Non ci è dato saperlo, ma quel che possiamo estrapolare da questa storia è la grandissima evoluzione tecnologica dei satelliti, che ormai possono essere utilizzati per gli scopi più impensabili.
Senza questo sistema, sarebbe stato impossibile contare con precisione i pinguini imperatore dato che vivono in una delle zone più impervie del continente antartico, molto difficili da raggiungere e soprattutto spazzate da un vento a temperature estremamente basse. Il satellite, invece, transitava a grandi altitudini e scattava foto a raffica ad alta risoluzione utilizzando il metodo chiamato pan-sharpening per analizzare le foto. E’ una funzione che permette di distinguere gli animali dalle rocce, dal ghiaccio e anche dai cumuli di rifiuti organici lasciati dai volatili stessi. Insomma non solo alta tecnologia in cattura ma anche in analisi dei dati.




