I servizi che offrono fan a pagamento sono piuttosto diffusi da qualche anno, ma sembra che solo in questi ultimi giorni il fenomeno sia uscito allo scoperto in modo importante, grazie all’interessamento degli organi di stampa. Ad ogni modo, il trend ha coinvolto in modo pesante anche l’Italia con denunce di noti imprenditori che hanno dichiarato che oltre la metà dei followers su Twitter e dei fan su Facebook, che hanno cliccato su Mi Piace alle pagine ufficiali sono “fake” o meglio dire sono parte di una sorta di pacchetto tutto incluso. Il festival dell’apparenza, insomma, come la considerazione della laurea come un pezzo di carta da esporre: il paragone ci sta, l’azienda punta molto sui grossi numeri dei contatori sociali come biglietto da visita. Poi è tutto falso, ma non importa, anche se le controindicazioni sono evidenti.
Prendete ad esempio Seoclercs.com, è uno dei tanti siti che con una spesa inferiore ai 30 euro garantisce migliaia e migliaia di followers su Twitter e di fan su Facebook. Si parla di circa 30 dollari per 6.000 like su Facebook e le quote diminuiscono in modo costante – in proporzione – più aumentano le persone “fasulle” da aggiungere al conteggio totale. Ma come funzionano questi servizi? Un programma genera profili fasulli che non servono altro che fare massa e aumentare il numero di fan. Altri siti come Letusfollow.com e Growfollowers.com raccolgono invece adesioni di persone vere che si mettono a disposizione come fan e followers in cambio, a loro volta, di un seguito di altre persone parte del sistema.




