Il caso tra Apple e Motorola ha intrattenuto una flotta di avvocati per almeno un anno e mezzo, ma come si poteva ampiamente prevedere (ve l’abbiamo preannunciato diverse volte) si è risolta con un nulla di fatto dato che il caso è stato ovviamente archiviato. La sfida tra i due giganti, che significava per altro Google versus Apple dato che Mountain View detiene la proprietà di Motorola Mobility, non ha portato a nessuna conclusione dato che – come ha spiegato il giudice competente – non è possibile indicare con una precisione assoluta chi ha copiato chi e quale società abbia tratto giovamento da proprietà intellettuale dei rivali. Inoltre è impossibile quantificare eventuali danni. Insomma, molto rumore per nulla, con scaramucce e dispetti dall’una e dall’altra parte. Ma se proprio volessimo indicare un vincitore sarebbe sicuramente Motorola, che ha dovuto difendersi dagli attacchi di Apple e alla fine ne esce pulita da una situazione in cui aveva solo da perdere. In realtà una piccola vittoria Motorola se l’era già presa, in Germania.
Sullo store online di Apple Germania questi prodotti erano indicati come non disponibile, ma ovviamente non si trattava di un esaurimento scorte quanto di una sorta di congelamento delle stesse, fino a che non si fosse avanzato il ricorso, che poi è puntualmente arrivato. Una delle leve utilizzate da Cupertino è stata quella della scarsa apertura di Motorola a eventuali accordi commerciali per i propri brevetti che, in fin dei conti, sono considerati standard del settore e dunque accessibili con più facilità anche dai concorrenti (vedi FRAND, ossia Fair and non-dicriminatory licensing). Tante parole e tante battaglie che hanno tolto un po’ di liquidi alle società per via delle spese legali, ma che in fin dei tempi non hanno portato ad alcun beneficio. Soprattutto per i consumatori.





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