Nel 3991 il mondo sarà un posto orrendo dove vivere, completamente devastato da guerre nucleari lunghe secoli, con la natura ormai ridotta a un cadavere in decomposizione. E’ questo lo scenario agghiacciante offerto da una profezia che non prende spunto dalle viscere degli animali né dalle visioni di un oracolo nascosto sulla cima di una montagna, quanto di tale Lycerius. Chi è costui? E’ uno dei più assidui videogiocatori di Civilizaion II, un titolo uscito nel 2002 e che da quell’anno l’ha intrappolato in una partita davvero infinita. Dieci anni di gioco lo hanno portato all’anno 3991, appunto, e ora l’utente è completamente bloccato in una situazione insostenibile. Così avverte: il futuro della nostra Terra potrebbe essere identico a quello proposto da questo simulatore di civiltà. Sarà davvero così? Speriamo di no, diamo però un’occhiata a ciò che attenderebbe le future generazioni.
L’intero globo si è infatti ridotto a tre civiltà soltanto, tre popolazioni e superpotenze che rispondono al nome di Celtania, New Vikingland e America in guerra da oltre 1700 anni che ha causato la morte del 90 per cento degli abitanti della Terra in seguito a bombardamenti nucleari e alle conseguenze dell’umanità sul globo. Quali? Il riscaldamento globale ha fatto scogliere i ghiacci, la vegetazione si è drasticamente ridotta e gli animali si sono estinti. Lycerius è stato costretto a trasformare il suo stato democratico in comunista verso la fine dell’attuale millennio per difendere in modo migliore il territorio dagli attacchi esterni, ma il dissenso del paese è aumentato ed è così si è trasformato in un tiranno che reprimeva con la forza le proteste.





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