Londra – New York in 1 ora con il treno che viaggia nel vuoto

Quanto ci si impiega a raggiungere il posto di lavoro in una grande città? Se si conta il traffico, incidenti e deviazioni varie può anche volerci dalla mezzora all’ora di viaggio. In un futuro non così lontano ci si potrebbe impiegare lo stesso tempo per andare da Londra a New York. In treno. 60 minuti appena per oltrepassare l’Oceano Atlantico a una velocità spaventosa di 4000 miglia all’ora pari a circa 6400 km/h e collegare la capitale britannica alla Grande Mela nello spazio di un sonnellino oppure di una breve lettura di quotidiani o di un libro. Come è possibile? L’ennesimo progetto futuristico arriva dagli USA e porta la firma dell’ingegnere Darry Oyster, che ha preso spunto dai sistemi di posta pneumatica con le capsule che viaggiano a grande velocità attraverso tubi e la propulsione dell’aria compressa utilizzando il vuoto spinto.

Ovviamente nel caso del progetto della linea simil-ferroviaria da Londra a New York in un’ora non si utilizzeranno gli stessi componenti della posta pneumatica, ma solamente il principio. L’ingegnere americano Darryl Oyster ha infatti recentemente presentato il progetto Vactrain che si propone di “sparare” vagoni speciali attraverso un condotto altrettanto speciale in cui si genera il vuoto succhiando via l’aria: un motore elettrico spinge la capsula che poi viaggia senza attrito e velocissima appunto nel vuoto. La società fondata per il progetto è già “operativa” quantomeno con un sito ufficiale e risponde al nome di ET3.
 
ET3 ha già venduto la licenza per 60 versioni del vagone da 1.5 metri di diametro e di appena 183kg di peso per accogliere sei passeggeri, ma promette prestazioni sempre più spinte e incredibili. Secondo quanto si può leggere sul sito ufficiale, questo sistema potrebbe essere ideale per collegare città o comunque zone particolarmente brulle e poco servite da mezzi e infrastrutture. I tubi possono essere piazzati anche sotto la superficie dell’acqua per tagliare anche tra continenti separati da Oceani, come nel caso del viaggio Londra-New York. Piuttosto inquietante pensare di essere proiettili sparati a velocità spaventose sotto l’oceano, ad ogni modo. Quanto c’è di fantascienza e quanta realtà invece può essere riconosciuta in questo progetto che sembra una versione moderna di un romanzo di Jules Verne?
 
Secondo l’igegner Oyster, la tecnologia potrebbe diventare operativa in appena un decennio andando anche a risolvere il problema energetico e i costi dato che si abbatterebbero i prezzi di costruzione (un decimo dell’Alta Velocità e un quarto delle autostrade) e i consumi rispetto alle linee ferroviarie ad alta velocità attuali, con un’efficienza 50 volte superiore. Di certo l’idea non è nuova ma si può ritrovare in progetti di almeno un secolo fa del pioniere Robert Goddard oppure in romanzi come il celebre Fahrenheit 451 o in serie tv come Star Trek (sempre foriera di spunti per prodotti e tecnologie poi realizzate nella realtà). Insomma, l’idea è vincente, ma quanto è realizzabile? Sul sito ufficiale non si lesinano frasi significative grassettate e proclami sicuri, si dice che la velocità iniziale potrebbe essere di 600km/h per viaggi medi per arrivare fino a 6500km/h per quelli internazionali. Non solo Londra-New York in un’ora ma anche New York-Pechino in appena due ore.

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