Le stampanti 3D svolgeranno un ruolo di primo piano nelle missioni spaziali del futuro. Come affermato dalla NASA saranno progettate per diventare completamente autonome “in loco” ad esempio sulla Luna con la polvere che copre il nostro satellite, la regolite, oppure con le rocce di Marte. Sarà sfruttato un laser di alta precisione che creerà parti solide da file computer-aided design (CAD). Come affermato dal team di ingegneri: “Il risultato finale non sarà fantastico, ma sarà molto utile”, d’altra parte a chi interessa il lato estetico? Con una stampante 3D autonoma i budget si abbatterebbero in modo deciso e determinante, d’altra parte sono proprio i costi altissimi i limiti che stanno bloccando l’esplorazione spaziale.
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