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Categories: Videogiochi

Ralph Baer è morto: addio al “padre” dei videogame

Addio a Ralph Baer che si può considerare a ragione uno dei padre dei videogiochi dato che fu fondamentale per il progresso del settore videoludico realizzando il prototipo delle moderne console, che a sua volta fu la base per l’immortale Pong. Se n’è andato alla mirabile età di 92 anni a Manchester. Nato in Germania nel 1922 ma scappato negli Stati Uniti, frequentò l’American Institute Television of Technology di Chicago per poi stabilirsi presso la Sanders Associates dove nel 1966 realizzò il gioco ‘Chase’, che si poteva riprodurre su qualsiasi schermo TV. Pong è già ormai 42enne, tanti anni sono trascorsi dal debutto ufficiale del videogioco “preistorico” che digitalizzava (variandone un po’ le basi) il ping pong e il tennis. Il 29 novembre del 1972 a Sunnyvale in California, Pong veniva ufficialmente consegnato in oltre trecento locali nella sua versione cabinata. Ripercorriamo la sua storia.

40 anni dopo è ancora uno dei capisaldi dei nostalgici nonché dei nerd, grazie anche al boom di varianti moderne e a gadget e prototipi da non perdere. Qual è la sua storia? E quale miglior modo di festeggiarlo se non quello di riproporne una versione giocabile da questa pagina? Trovate tutto dopo il salto.

La semplicità è la chiave del successo: lo hanno capito da subito i due padri del gioco ossia Nolan Bushnell e Ted Dabney, che nel 1972 erano trentenni di belle speranze, con al passato già un gioco alle spalle come Computer Space. Ma era necessario il salto di qualità e così si è puntato sull’idea del pong digitale: la terza figura dietro Pong era il giovane ingegnere elettronico Al Alcorn, al quale è stato commissionato lo sviluppo del gioco. In qualche settimana di lavoro il prodotto è stato sfornato e Nolan e Ted hanno immediatamente compreso quanto avrebbe “spaccato”.

Merito della giocabilità iper-semplice con la racchetta/paletta da far scorrere su e giù per ribattere la pallina oltre la paletta avversaria e fare punto e della velocità che aumentava più si andava avanti col tempo. Un mix divertente e essenziale: una miscela esplosiva. Successivamente si è messo a punto il cabinato e il 29 novembre 1972 sono partite le consegne con 300 locali che avevano già prenotato Pong al prezzo di 937 dollari. Tre anni soltanto dopo il debutto per “aziende” esce anche la console per privati, come da foto qui sopra. Come si può notare lui sta vincendo anche perché lei guarda altrove…

Volete rigiocarlo online? Eccolo

E ora una curiosità. La prima console cabinata di Pong era stata piazzata dal duo al bar di fiducia, l’Andy Capp’s Cavern di Sunnyvale. Dopo poche ore la telefonata: non funziona più. Il motivo? Troppi quarti di dollaro hanno intasato la cassetta di raccolta e hanno spostato i contatti interni! Dal 1972 al 1975 erano già 8000 i cabinati venduti. E ora? In questi anni ne abbiamo viste davvero di tutti i colori con il Pong gigante giocato da due automobili, l’ibrido TetriPong con il Tetris oltre che lo Sport Pong con il calcio, ma anche il Pong da semaforo per ingannare l’attesa e lo sfizioso Pong Clock, orologio retrò.

Diego Barbera

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