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Apple vs Spotify con un servizio di musica on demand

Oltre a lanciare un nuovo servizio in grado di fare ombra a Spotify, Apple ha intenzione di lanciare anche una radio iTunes migliorata che interesserebbe di più gli ascoltatori nei mercati regionali. Apple ha preso in considerazione i servizi di Trent Reznor, il cantante di Nine Inch Nails, il quale era capo creativo di Beats Electronics al fine di ridefinire l’offerta dell’applicazione musicale. Secondo svariate fonti anonime nell’ambito musicale, Apple avrebbe provato, senza successo, di persuadere le case discografiche di diminuire i prezzi dei diritti musicali. Questi prezzi più bassi avrebbero permesso ad Apple di offrire un abbonamento al suo servizio musicale al costo di 8 dollari al mese, anziché 10 dollari com’è il caso per Spotify, Rhapsody e Rdaio.

Questo insuccesso la dice lunga sul calo di potere di trattative di Apple con l’industria della musica. Qualche anno fa, l’azienda dominava il mercato della vendita di musica online, ma l’arrivo dei servizi di diffusione online ha indebolito la sua posizione. Rispetto a Spotify, il servizio di diffusione streaming di Apple non conterrà nessuna versione gratuita. Cosa che non piacerà chiaramente alle grandi multinazionali della musica che si lamentano apertamente dei servizi di questo genere gratuiti e del fatto che i consumatori non paghino la musica.

Nel 2014, le vendite della musica in download hanno generato dei profitti per ben 2.6 miliardi di dollari, secondo quanto dichiarato dalla Recording Industry Association of America, un calo di ben 8.5% rispetto all’anno precedente. Per la prima volta, i guadagni della diffusione di musica in streaming, tra l’altro su YouTube e su Spotify, hanno oltrepassato le vendite dei CD, raggiungendo quota 1.86 miliardi di dollari. Rappresentano ora come ora il 27% dei guadagni globali dell’industria discografica negli Stati Uniti. Ricordiamo che Apple ha comprato a fine anno scorso Beats Electronics ad un costo stratosferico pari a 3 miliardi di dollari americani.

Per il momento non sappiamo ancora come sarà l’interfaccia dell’app del servizio musicale di streaming, anche se non è difficile ipotizzare che rispecchierà palesemente la solita architettura propria ai dispositivi iOS. Apple dovrebbe rilasciare il suo servizio di musica nel corso di giugno 2015.

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Umberto Sanna

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