Lo smartphone preso a rate è difettoso? Ecco in quali casi è ammessa la restituzione

Avete acquistato uno smartphone a rate ma è difettoso? Ecco quando potete effettuare la restituzione, è concessa solo in questi casi.

Visti i costi in costante aumento soprattutto per i top di gamma, sempre più persone stanno decidendo negli ultimi anni di acquistare il proprio smartphone dei sogni a rate. Ci sono diverse possibilità parecchio vantaggiose e con tassi zero. Per esempio ci sono le compagnie telefoniche che, attivando una specifica offerta, danno la possibilità di richiedere un device in aggiunta al canone mensile. Oppure le tante catene di elettronica e di e-commerce, per stipulare finanziamenti in maniera facile e comoda.

Come godere della restituzione con lo smartphone a rate
Smartphone a rate, ecco quando si può sostituirlo – Tecnocino.it

Prima di stipulare un accordo, però, ci sono alcune cose che è bene sapere. Cosa succede se per esempio il telefono che comprate a rate è difettoso? Non sempre è possibile restituirlo, ci sono alcuni casi specifici in cui potreste infatti non avvalervi di questo diritto. Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo, così non correte alcun rischio.

Smartphone a rate difettoso, ecco quando è possibile restituirlo

Se avete deciso di acquistare uno smartphone a rate, informatevi prima su tutte le condizioni contrattuali e sulle leggi che vigono in Italia su questo tema. In particolare per ciò che riguarda i device difettosi e l’eventuale restituzione. Che sia per sostituirlo o per fermare la rateizzazione e dunque il pagamento dello stesso.

Smartphone a rate, cosa fare se è difettoso e lo si vuole sostituire
I diritti dei consumatori in caso di smartphone a rate difettoso – Tecnocino.it

Secondo quanto si legge all’interno della Costituzione, lo smartphone pagato a rate malfunzionante può essere restituito in due casi specifici. Ossia se non sono ancora decorsi due anni dalla consegna del cellulare, con il termine che viene ridotto ad un anno se l’acquisto viene compiuto dal professionista o dall’azienda con partita Iva. Oppure se il difetto non è imputabile ad una condotta colpevole dell’acquirente, ma ad un errore in fase di produzione.

E non è finita qui perché se lo smartphone pagato a rate è ancora in garanzia, c’è la possibilità per l’acquirente di decidere se preferisce la riparazione o la sostituzione del device difettoso. Il venditore potrà rifiutare il cambio solo in caso di motivazione avvalorata. Come per esempio se il modello specifico non è più disponibile. In tal caso, sarà comunque obbligato a rimborsargli quanto pagato sino a quel momento. Oppure ad offrire uno sconto sulla differenza di valore sul cellulare. Così non correrete più alcun rischio e potrete effettuare un acquisto con consapevolezza.

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