Come entrare nell’iPhone aggirando il codice di sblocco

Nelle ultime ore ha iniziato a circolare su YouTube e sui social un video in cui viene mostrato come sbloccare l’iPhone eludendo il codice di accesso. Il ragazzo che riprende la procedura mostra una presunta falla nel sistema di sicurezza dello smartphone di casa Apple, cercando di dimostrare che avere il codice di sblocco su iPhone (nella speranza che nessun altro, tranne noi, sia in grado di accedere al contenuto) non serva a molto perché lo stesso sarebbe facilmente raggirabile.

PROCEDURA PER SBLOCCARE L’IPHONE AGGIRANDO IL CODICE

In base alla procedura eseguita nel video – che mostra appunto come sbloccare l’iPhone aggirando il codice di sblocco -, il ragazzo compie i seguenti passaggi per accedere al proprio smartphone munito di codice:

– con il telefono bloccato tiene premuto il tasto home e fa partire Siri
– chiede a Siri che ore sono
– clicca sull’orario che appare in display
– clicca successivamente su Timer
– clicca ancora su Allo stop
– clicca su Acquista più suonerie
– a questo punto dovrebbe comparire la schermata di iTunes
– clicca infine sul tasto home e si ritrova l’iPhone sbloccato

Ecco il video:

VIDEO FAKE? CERCHIAMO DI FARE CHIAREZZA

Proviamo a capire com’è possibile che il ragazzo sia in grado di provare come sbloccare l’iPhone aggirando il codice di sblocco. Noi abbiamo provato ad eseguire la medesima procedura su diversi modelli di iPhone ma non siamo mai riusciti a metterla in pratica. Molto probabilmente (come hanno già spiegato anche altre fonti consultate) il ragazzo ha attivo sul proprio iPhone il Touch ID, ossia il sistema che riconosce le impronte digitali registrate. Cliccando sul tasto home dello smartphone per far avviare Siri con una delle dita precedentemente registrare su iPhone, il ragazzo ha già sbloccato il suo smartphone ed è per questo che una volta arrivato su Acquista più suonerie può poi avere accesso ad iTunes.

La sicurezza dei propri iPhone sembra dunque non essere messa affatto in pericolo perché il sistema, in realtà, non funzionerebbe affatto, se non messo in pratica da colui che possiede lo smartphone e lo usa con le proprie impronte digitali.

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