Distributori automatici di granchi. Vivi. E’ questa l’idea di un imprenditore
cinese di stanza a
Nanjing che ha inaugurato recentemente questo piccolo punto vendita automatizzato della prelibata varietà
Shanghai Hairy Crabs. Nel
video dopo il salto viene mostrato nei dettagli.
Gli animali sono conservati a una temperatura di
cinque gradi Celsius che li dovrebbe ibernare e dunque “addormentare” per garantire poi una massima
qualità in cottura. Il costo è di circa un terzo minore rispetto al mercato tradizionale, ovviamente il
video sta rapidamente stimolando le opinioni del web.
I granchi sono stivati in piccole
confezioni di plastica, nel servizio della TV si può osservare che l’ibernazione è parziale visto che continuano a muoversi nella loro prigione nel gelo dei
5 gradi. Una volta inserita la banconota, la confezione
cade pesantemente a terra fino all’uscita sottostante per il prelievo.
Il giornalista apre lo scrigno e il granchio riprende vita. Il
costo è compreso tra
120-600 10-50 Yuan cinesi ossia circa 1 e 5-6 euro cadauno. Da quanto si può capire nel
video è proposta una soluzione in caso di “morte” del granchio dopo il
prelievo dalla macchina automatizzata: 3 crediti in cambio, per il
disturbo.
Il video che mostra il distributore.
Tre granchi in cambio di uno morto, per garantire la massima
freschezza al cliente. E’ solo l’ultima nonché la più
inquietante idea degli imprenditori dei
distributori automatici. In passato avevamo incontrato soluzioni più divertenti e di certo meno macabre: quello di
gelati con sorrisometro, quello
inverso di lattine per recuperare alluminio, ma
anche di monopattini, di
scarpe da ginnastica