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Mobile World Congress 2011: il bilancio “dantesco” del post-Barcellona

Il Mobile World Congress 2011 è terminato e siamo pronti per un riepilogo dell’edizione appena conclusa. Questa volta mettiamo in pausa la classica pagella presentandovi un approfondimento dantesco. Nel senso che abbiamo ordinato i trend del congresso in Paradiso, Purgatorio e Inferno. Ciò che funziona e ciò che invece cala, in mezzo tutto ciò che deve ancora collocarsi in una giusta posizione. Secondo i primi dati diffusi dalla Gsm Association, nel 2011 si sono contati 60mila visitatori da 200 Paesi, 3.000 amministratori delegati e circa 3.000 giornalisti, 131 delegazioni governative, 12.000 sviluppatori e 1400 aziende.

PARADISO

Cellulari per anziani: è un mercato al quale pochi prestano attenzione, ma che ha potenzialità ancora inesplorate visto che buona parte della popolazione dei paesi più evoluti ha un’età più che matura. Figli e nipoti voglioni sicurezza e rintracciabilità per i nonni e genitori. Quando se ne accorgeranno le marche più importanti? Nel frattempo i vari Emporia, i rivali di Doro, ecc… gongolano.
 
Entrylevel: che si dica ciò che si vuole, ma i cellulari economici sono il vero traino del mondo mobile, soprattutto nei mercati emergenti come quello africano, sudamericano e orientale sponda indiana e cinese.
 
Android: il suo stand era spettacolare, quanto è cresciuto in un anno è spaventoso e uno se ne rende conto proprio a Barcellona dove il robottino verde spunta ovunque e in qualsiasi salsa, 2.2 Froyo, 2.3 Gingerbread e 3.0 Honeycomb.

 

PURGATORIO

3D: ma serve davvero su un dispositivo mobile? LG ne è fermamente convinta con i suoi due LG Optimus 3D e LG Optimus Pad, gli altri rivali stanno alla finestra – come Samsung – mandando avanti il produttore sudocoreano. Il rischio è che rimanga a interesse di un mercato di nicchia.
 
Tablet: ne sono stati presentati tantissimi al MWC ma la domanda di fondo è “Dureranno o faranno la fine dei netbook?”. Tutte le grandi società ci hanno fatto capire che hanno presentato nuovi modelli per seguire il mercato, come una sorta di esperimento. I prezzi non aiutano: tutti quelli di alta fascia (come Samsung Galaxy Tab 10.1) ne avranno uno molto salato, accessibile a pochi.
 
Dual Sim: ci si aspettavano più novità in questa ramificazione del settore mobile, che ha molte richieste, ma a quanto pare è snobbato dalle grandi società.
 
INFERNO

Windows Phone 7: il Mobile World Congress è il convegno mobile più importante e non è stato presentato nemmeno un nuovo modello con l’OS di Microsoft, da nessun partner come HTC, LG, Samsung, “solo” l’accordo con Nokia.
 
Nokia: l’idea di organizzare una serata fuori-dal-congresso in contemporanea con Sony Ericsson e Samsung non è una genialata, il tempo ci dirà se il tuffo fuori dalla piattaforma petrolifera in fiamme verso l’oceano buio e misterioso (WP7) le darà ragione oppure le sarà fatale. Per ora è isolata.
 
Schermo resistivo: sinceramente non si possono più vedere nuovi modelli non-entrylevel con schermo resistivo. Il capacitivo dev’essere un must.

Diego Barbera

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