OLPC XO 3.0, tablet da 100 dollari al CES 2012

Al CES 2012 di Las Vegas, dopo tanto rumoreggiare OLPC XO 3.0, è finalmente diventato un’entità tangibile, un prodotto che non vive più nel mondo dei concept e dei prototipi, ma in quello reale fatto di plastica, pulsanti e schermi touchscreen. Poche ore prima del lancio al convegno in Nevada, è stato mostrato ai nostri colleghi americani di The Verge direttamente dal CEO della OLPC ossia Ed McNierney. Così come i prodotti precedentemente presentati, anche XO 3.0 mostra una profonda anima solidale che ben si miscela con la tecnologia per rendersi al servizio dei più piccoli, dei meno fortunati e anche dell’ambiente.

OLPC XO 3.0 è la naturale prosecuzione del progetto lanciato da Nicholas Negroponte con il progetto One Laptop per Child ossia un portatile per bambino con il famoso computer da 100 dollari. Vista l’evoluzione dei dispositivi tecnologici soprattutto economici, OLPC XO 3.0 è diventato un tablet. Più portatile, leggero, abbastanza performante e con una dotazione tecnica di un certo livello. OLPC XO 3.0 segue tre linee guida: ecologia, basso prezzo e semplicità d’uso.
 
Per questo motivo è stato pensato per l’uso outdoor in condizioni di scarso accesso alla rete elettrica così come possiamo fruirne in Occidente. Oltre al basso consumo energetico, permette la ricarica della batteria sia attraverso il pannello solare sia con il caro e vecchio metodo della manovella. Il display fornito da PixelQi permette una lettura agevole anche con forte luce solare contro e con angolazioni spinte. E’ possibile scegliere la soluzione software proprietaria Sugar OS (derivato da Linux) oppure Android.
 
olpc xo 3 pannello solare
 
La scheda tecnica non è ovviamente paragonabile a quella di iPad 2 o a Asus Eee Pad Transformer Prime (giusto per fare due esempi), ma segue la rigida corsa al basso costo e alla massima efficienza energetica. Senza dimenticare l’uso non propriamente in ufficio. Per questo motivo il retro e il contorno è in gomma per proteggere il dispositivo da urti e usura, troviamo porta USB e microUSB, jack per cuffie e microfono, ingresso per l’alimentazione (e anche per l’hand crank, la manovella). Ne saranno prodotte due versioni, una con retro in gomma e l’altro con retro con pannello solare da 4 watt, più costoso, ovviamente.
 
Lo schermo è da 8 pollici a risoluzione 1024×768 pixel LCD per la versione standard oppure il più celebrato PixelQi sempre da 8 pollici per la versione evoluta. Il device è mosso da un processore Marvell Armada PXA618 con 512MB di Ram. Sarà dotato di serie di software pratici e utili per l’uso in classe dunque suite office e per la gestione della posta elettronica. Difficilmente il prezzo rimarrà sotto i 100 dollari, di sicuro sotto i 200 dollari.

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