Come non rendere rintracciabile la tua casa su Google Maps: il trucco che pochi conoscono

Google Maps permette di vedere tutti i luoghi del mondo direttamente da casa propria. Ma cosa succede quando sono gli altri a vedere noi?

Uno dei pregi principali di Google Maps è quello di poter visitare qualsiasi luogo direttamente da casa propria. Questo è possibile grazie ad un accurato sistema satellitare abbinato alla fotografia, che permette di scrutare ogni posto tramite app o interfaccia web. Con l’ausilio di pochi click si può volare negli USA, nel resto d’Europa o dall’altra parte del mondo.

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Google tutela gli utenti: ecco come (Tecnocino.it)

Tuttavia, la logica implica che anche gli altri lo possano fare, rendendosi di fatto rintracciabili a loro volta. A proposito di quanto appena detto, nel prossimo paragrafo capiremo come non rendere rintracciabile casa propria.

Ecco come non farsi rintracciare su Maps

Il dubbio in questione è sorto spontaneo quando alcuni utenti, provando a visualizzare l’abitazione di Tim Cook (CEO di Apple, ndr) hanno visualizzato soltanto un grosso cumulo di pixel. Questo poiché l’imprenditore ha volutamente scelto di oscurare la sua abitazione, rendendola di fatto illeggibile al resto degli utenti.

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Privacy su Maps: ecco come tutelarla (Tecnocino.it)

Molti potrebbero erroneamente pensare che questo sia un lusso concesso soltanto a pochi eletti, ma in realtà non è affatto così. Basterà infatti richiedere formalmente ai fornitori delle foto, di oscurare la propria casa. Dovranno naturalmente essere completati svariati passaggi burocratici, confermando la propria identità e provando in maniera tangibile che l’indirizzo richiesto corrisponda alla propria casa. Una volta selezionata la foto in cui è presente la propria casa, che ciò venga fatto da web o mobile, non si dovrà fare altro che cercare la voce “segnala un problema”. Si trova di solito in un piccolo menù visualizzabile dai tre punti, come canonicamente queste situazioni prevedono. Si dovrà poi compilare un modulo apposito, dove verrà richiesto all’utente di inquadrare l’area da sottoporre a censura.

La prassi corretta è quella di utilizzare la propria e-mail personale, così da gestire più in fretta e in maniera più sicura questo tipo di informazioni. Lo stesso si può effettuare anche con un volto, per quanto sia un cosa che di default viene spesso fatta da Google. Per le auto non bisognerà invece temere alcunché: le targhe vengono censurate in automatico grazie all’egregio lavoro degli sviluppatori. Insomma, grazie a questo metodo la propria privacy sarà ancora più al sicuro. Si tratta di un metodo molto semplice da seguire, con tempistiche adeguate e soprattutto con pochi step da svolgere.

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