Ormai più nessuno usa i termosifoni: l’alternativa più valida è questa

I termosifoni sono sempre più messi da parte dalle persone a favore di un’alternativa sorprendente: con questa risparmi molti soldi.

Le giornate si stanno facendo gelide e il ricorso ai sistemi di riscaldamento degli italiani è più frequente. A sorpresa però molti preferiscono non accendere i termosifoni e riscaldarsi con un’alternativa che riesce a dare dei risultati decisamente soddisfacenti. Con questa infatti non solo ci si riscalda ma si preserva anche il proprio portafoglio.

Alternativa termosifoni
L’alternativa valida ai termosifoni – (Tecnocino.it)

I costi energetici sono ancora oggi seriamente da considerare per non vedere arrivare delle bollette salatissime. Per quanto importante, il lavoro dei termosifoni conduce a dei costi impossibili da sottovalutare, cosa che rende necessario chiedersi come poter riscaldare la casa senza spendere un’alta cifra. La risposta a tale quesito sembra essere arrivata grazie ad un’alternativa specifica: scopriamo di cosa si tratta.

L’alternativa economica ai termosifoni: risparmio garantito

Gli aumenti di gas e luce rendono molto difficile riscaldare la casa senza preoccuparsi delle bollette. I termosifoni garantiscono un’ambiente più caldo ma al tempo stesso la loro gestione risulta essere alquanto complicata. Per questo motivo è idoneo conoscere delle alternative capaci di riscaldare l’area interessata e al tempo stesso non impattare troppo sui consumi, anche se l’utilizzo deve essere sempre ben equilibrato e bilanciato.

Alternative ai termosifoni
Il condizionatore è un’ottima alternativa ai termosifoni – (Tecnocino.it)

Si può sopperire alle giornate fredde tramite l’utilizzo di un termoventilatore oppure di una stufa elettrica. Come anticipato in precedenza, anche utilizzando questi due dispositivi bisogna stare attenti ai consumi ed è per questo che è consigliabile accenderli per qualche ora.

Il termoventilatore può essere di aiuto qualche minuto prima di entrare in doccia, considerando un consumo di circa 0,3 kW pari a 12 centesimi di euro. Se si decide di utilizzarlo in maniera continuativa i costi aumenterebbero segnalando una bolletta sempre alta. Lo stesso discorso vale per le stufe elettriche con la sola differenza rispetto ai termoventilatori riferita alla potenza. Quest’ultimi raggiungono una potenza intorno ai 2.000 watt mentre la stufa a irraggiamento arriva a 1.500 watt.

Una grande alternativa è rappresentata dal climatizzatore che rispetto alla stufa elettrica è meno energivoro. I climatizzatori a pompa di calore sono in grado di trasformare un kilowattora elettrico in 4 kilowattora termici, con i modelli migliori che riescono ad arrivare a 6 kilowattora termici per ogni kilowattora elettrico. Qui bisogna fare attenzione alla temperatura del termostato da settare, come consigliato da Altroconsumo, sui 18 gradi andando ad utilizzare gli split solo nelle camere abitate.

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