L’astronauta italiano Paolo Nespoli salpò verso la ISS il 15 dicembre 2010 a bordo della Sojuz TMA-20 per la missione MagISStra dell’ESA. Un anno più tardi ci ha accolti a Verano Brianza, città in cui è cresciuto, per una video intervista esclusiva per Tecnocino. Paolo ci ha raccontato della missione e delle tecnologie in orbita, ma anche delle sue passioni hitech a Terra e nella vita di tutti i giorni, dagli smartphone alla fotografia digitale. Ne è venuto così un ritratto imperdibile, per scoprire il dietro le quinte della Stazione Spaziale Internazionale con i dispositivi utilizzati. Ma anche per sorprendersi della natura da vero smanettone di Nespoli, il cui sistema operativo mobile preferito vi stupirà…
Paolo ha soddisfatto le curiosità come ad esempio il modo in cui, nella pratica, si utilizzavano Twitter e Flickr, ma anche i modelli di fotocamera digitale a bordo e l’uso di dispositivi “comuni” come iPhone e Nexus S.
I due smartphone sono stati portati a bordo per sfruttarne le funzionalità e le capacità evolute: il primo per misurazioni molto utili a un basso costo, il secondo per controllare i robot Spheres. A proposito di robot, il futuristico Robonaut sostituirà del tutto gli astronauti in carne e ossa?
La risposta di Paolo è lungimirante e saggia: automi e umani coesisteranno, ognuno si occuperà dell’ambito e del compito in cui potrà dare il meglio di sé. D’altra parte la via della sicurezza sarà l’unica da percorrere e per determinati lavori l’automa potrà perfettamente sostituire l’astronauta umano, che a sua volta però sarà fondamentale per supervisionare e soprattutto per prendere decisioni in condizioni di emergenza. La scelta dei dispositivi tecnologici a bordo segue severi controlli di sicurezza e per questo non è sempre all’ultimo grido: ad esempio i laptop della ISS non sono più in commercio sulla Terra: la NASA effettua test anche pesanti per garantire la massima sicurezza a bordo e quindi disseziona, stressa, brucia i dispositivi e di conseguenza la situazione non è proprio stato dell’arte.
A chiudere l’intervista due domande di colore: la prima sull’Inter, squadra del cuore di Nespoli, che ha portato in orbita la maglia neroazzurra (primo caso nella storia delle missioni spaziali) e sulla situazione delicata dell’Italia (e non solo). Tornerà nello spazio? “Se avessi la possibilità certamente – risponde Paolo – è veramente emozionante essere su, trovarsi in questa situazione di microgravità dove le leggi normali, a cui uno è abituato, lì non funzionano. Si deve imparare, si deve cominciare tutto da capo, mi sono sentito un bambino alla scoperta di un mondo nuovo. Vedere la Terra da lassù è veramente uno spettacolo unico, c’è questo pianeta blu che ti passa sotto e sembra una nave in viaggio verso l’universo. E noi siamo i marinai. E si vede quanto è piccola: italiani, francesi, tedeschi, svizzeri sono tutti lì. Si viaggia a 7 km/s e in pochi istanti passi sopra tutta l’Europa e ti rendi conto di quanto è piccola. Siamo tutti su questa nave, marinai responsabili di gestirla e di mandarla avanti. E’ una visione particolarmente bella e vorrei che tutti la potessero avere“. Insomma, un video da non perdere, il primo di una serie di interviste esclusive, solo qui su Tecnocino.
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