Burnbook: cos’è e come funziona l’applicazione

“Questa applicazione è stata creata per aumentare il cyberbullismo. Non ci sono altri motivi.” Questa è una delle tante recensioni che trovate se andate su iTunes per scaricare Burnbook, l’applicazione più discussa in queste ultime settimane negli Stati Uniti. Infatti le “accuse” mosse a questa applicazione sono di portare il cyberbullismo, in maniera anonima, nelle scuole americane. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta e perché potrebbe essere una minaccia questa applicazione.

Bisogna subito chiarire una cosa l’applicazione non è nata per praticare il cyberbullismo, infatti come tutte le cose il problema non è tanto lo strumento ma come viene utilizzato, ma purtroppo tramite questa applicazione sono stati praticati degli atti di bullismo.
 
Il primo campanello di allarme per Jonathan Lucas, CEO di Burnbook, è scattato quando uno studente tramite l’applicazione di portare una pistola a scuola. Lucas si è subito attivato promettendo che avrebbe portato dei cambiamenti per aumentare la sicurezza in Burnbook.
 
Lucas ha dichiarato: “L’anonimato è un privilegio non un diritto, se ne abusi devi pagare le conseguenze”. In questa dichiarazione c’è tutta la filosofia di Burnbook ed è anche una risposta a tutte le critiche/accuse che gli sono state mosse. Lucas ci tiene a specificare che le modifiche apportate non si possono applicare anche alla vita ordinaria, dove è presente in maniera più profonda il bullismo in particolare modo nelle scuole.
 
Diciamo che le modalità di Burnbook non sono proprio una novità, visto che già in passato i ragazzi usavano per fare le stesse cose le pagine di Facebook o i blog, ma niente è paragonabile al successo che ha avuto questa applicazione.
 
Anche l’anonimato non è una novità introdotta da Burnbook, esistono già altre applicazioni con questa funzionalità, ma la vera novità è che questa applicazione si rivolge alle comunità scolastiche.
 
L’applicazione è gratuita ed è disponibile sia per iOS che per Android e per utilizzarla devi avere più di 17 anni, anche se verificare effettivamente l’età tramite iTunes non è così facile come sembra. Una volta dentro bisogna cercare la scuola o la comunità più vicina a te ed iniziare ad interagire con altri.
L’applicazione permette l’anonimato, infatti non bisogna creare nessun tipo di account, e viene pubblicato di tutto dalle barzellette ai segreti e purtroppo, come già detto, ci sono stati degli atti di bullismo.
 
Attualmente questa applicazione ha molto successo negli Stati Uniti, ma questo non significa che a breve potrebbe sbarcare anche qui. La domanda che dobbiamo farci è la seguente: Cosa devono sapere i genitori di questa applicazione? Sicuramente che non è una applicazione per fare cyberbullismo ma che potrebbe capitare, quindi sicuramente i genitori devono controllare quello che fanno su internet e parlare con i figli.

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