Influenza H1N1: miti sfatati

L’influenza H1N1 alias febbre suina è ogni giorno sulle prime pagine dei giornali, ma la confusione e i dubbi generano come sempre luoghi comuni e miti pronti a essere sfatati. Come? In stile Myth Busters, che qualche tempo fa avevano smontato le tesi di chi credeva che l’uomo non fosse mai andato sulla Luna.

4: LA SI PUO’ PRENDERE DALLA CARNE SUINA
Il nome stesso della febbre “suina” appunto ha mandato al lastrico svariati allevamenti di maiali oltre oceano e pure in Europa, ma in realtà deriva dal fatto che è stata individuata per la prima volta vicino a un gigantesco allevamento di maiali in Messico. La sua diffusione è per via aerea da una persona a un’altra come una qualsiasi altra influenza. Si può contrarre da carne di maiale sono nel caso che una persona infetta abbia morsicato la bistecca direttamente coi denti prima di noi. Ma lo stesso vale per un gelato. Nel caso si mangiasse carne infetta il virus non sopravviverebbe alle temperature di cottura.
 
3: QUALSIASI MASCHERA PROTEGGE
In giro per la rete si vedono persone fotografate con la mascherina. Ma non tutti i modelli sono sicuri. L’unico è la N59 normalmente utilizzata negli ospedali affinché i medici non infettino con i loro batteri i pazienti. E in ogni caso devono essere monouso, altrimenti a contatto con le mani e agenti esterni tra un uso e l’altro si inficiano le capacità protettive.
 
2: H1N1 E’ STATO GENERATO IN LABORATORIO
Il virus H1N1 è frutto di un percorso evolutivo ben preciso, di mutazioni e di “arricchimenti” da influenze precedenti animali e umane. In rete però le teorie complottistiche non mancano, come quella del virologo in pensione Adrian J. Gibbs che denuncia che “E’ frutto di un esperimento sbagliato in laboratorio”. Il World Health Organization ha dichiarato che il virus è mutato naturalmente e non è stato creato in laboratorio.
 
1: FARA’ COME LA SPAGNOLA
L’influenza spagnola ha fatto più vittime che la guerra, anche se all’inizio sembra cosa da poco. I complottisti affermano che la H1N1 potrebbe fare lo stesso percorso mutando e diventando più aggressiva, resistente e mortale. A oggi è impossibile determinare con precisione cosa capiterà ma la Spagnola fu così tremenda anche per le condizioni ambientali e igieniche che la favorirono.

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