Trading online: l’altra faccia del successo

Il successo riscontrato dal trading online negli ultimi periodi ha sorpreso non poche persone. Del resto in tempi di crisi chi si sarebbe mai aspettato che i risparmiatori si sarebbero rivolti agli investimenti finanziari online per fronteggiare l’emergenza?

Ebbene, strano ma vero! Stando ai risultati proposti dai numerosi strumenti di indagine sulle ricerche fatte online, l’interesse per tutto ciò che grava sul trading online si è più che quadruplicato da gennaio a giugno 2020.

Ma come è possibile un simile risultato? In tempi di crisi il denaro non dovrebbe decelerare il proprio processo?

Cosa si nasconde sotto questo boom degli investimenti finanziari? Iniziamo dai concetti di base: cos’è esattamente il trading online?

Trading online: cos’è e come si fa?

Il successo del trading online si può comprendere facilmente se si legge una guida che spiega come fare online trading.

Come spiegato magistralmente sul sito TradingOnlineBroker.com, il trading è l’attività di investire sui mercati finanziari, ma se ci si aggiunge la parola “online”, significa semplicemente che la si svolge in rete, senza necessità di recarsi in luoghi fisici.

Sul sito in questione si specifica anche che il trading online per essere effettuato necessita semplicemente di 3 fattori:

  • Una piattaforma per negoziare offerta da broker autorizzati
  • Una connessione a internet
  • Un computer fisso o portatile, o anche un dispositivo mobile

Con questi 3 elementi a propria disposizione è possibile iniziare a negoziare su beni e asset di ogni genere come il Forex, il mercato azionario o gli indici di borsa. In altre parole, è possibile iniziare a fare investimenti direttamente online e dove si preferisce.

Ma quali sono le ragioni dietro il successo di questa attività?

Comprendere il successo del trading

Le numerose crisi finanziarie che si sono viste negli ultimi anni hanno portato alla considerazione che in tempi difficili i tradizionali sistemi per assicurare i propri risparmi perdono di valore.

Depositare i propri soldi in banca risulta essere un’operazione sicura nel mentre l’economia cresce e il clima può essere considerato complessivamente positivo. Le banche, infatti, sono enti finanziari in senso pieno. Esse si occupano sia di consentire l’accumulo di capitale ai singoli risparmiatori sia, allo stesso tempo, di mettere in circolo questo capitale.

Questo significa che se l’economia è in crescita, allora i soldi depositati in banca sono al sicuro. Le operazioni della banca, infatti, molto probabilmente stanno avendo successo e, di conseguenza, ricava profitti dalla gestione del tuo capitale.

Questi profitti costituiscono il margine di affidabilità della banca: più i suoi investimenti portano profitti e meno ci sarà da preoccuparsi circa la sicurezza dei propri soldi.Ma cosa hanno dimostrato le numerose e recenti crisi finanziarie?

Ebbene, se l’economia è in fase di stallo e i mercati stentano a crescere, questo significa che le banche hanno necessità di maggiore flessibilità per effettuare le loro operazioni. Questo è un fattore di rischio per i risparmi depositati.

I fattori di rischio dei depositi in tempo di crisi

Ciò che ci ha insegnato in particolare la crisi del 2008/2009 è che, con l’insorgere di un momento di difficoltà grave, tutti i rischi accumulati nelle numerose fasi di stallo in cui si è trovata l’economia fino ad allora, vengono fuori tutti insieme.

Quando, dall’ottobre 2007 in poi, si sentì parlare dei deficit delle grosse banche, questo andava letto fin da subito come l’annullamento di migliaia di conti bancari e, di fatto, la scomparsa di miliardi di dollari.

Ecco perché in tempo di crisi i depositi in banca non sono affatto sicuri. Si pensa di possedere i diritti sui propri soldi ma non è così!

Ma perché il trading online?

Ebbene, il trading online si è mostrato negli anni un’ottima alternativa. Un broker di trading online sicuro e affidabile, con tutte le regolamentazioni richieste dal settore, infatti, mette a disposizione degli utenti un conto di deposito dei propri soldi.

Diversamente dalle banche, il broker non può minimamente toccare i depositi degli utenti e si limita a fornire loro servizi di investimenti a prezzi estremamente vantaggiosi. Sulle operazioni di trading, infatti, l’investitore non andrà a pagare che lo Spread.

Investire in tempo di crisi: una nuova moda?

Il successo del trading online va attribuito anche ad un altro importante fattore. In tempo di crisi, si sa, le autorità che regolamentano i mercati si svegliano dal loro torpore e mettono in atto una serie di provvedimenti per impedire l’ingigantimento del problema.

Questo avviene, la maggior parte delle volte, attraverso il divieto di shortare alcuni titoli, ovvero di investire sul loro ribasso. Un simile divieto, infatti, impedisce il crearsi di una reazione a catena che porterebbe al collasso di numerose società e metterebbe a rischio l’intera economia.

Se una società è in difficoltà per via della crisi, infatti, la vendita allo scoperto delle sue azioni aggraverebbe ancora di più la situazione, portando in perdita ulteriore non solo la società in questione, ma anche i suoi principali azionisti.

Una reazione a catena, dunque.

Tuttavia, il trading online prevede di aggirare questo divieto grazie a strumenti derivati particolari, i CFD. Questi dipendono dal prezzo di un determinato titolo finanziario ma, a parte questo, non hanno alcun collegamento con esso.

Pertanto, se un titolo è in caduta libera, investire con i CFD non aggrava il suo ribasso e, di conseguenza, non è soggetto a divieto.

Affidandosi al trading online, dunque, i risparmiatori italiani hanno trovato un modo, durante la crisi, di cavalcare i trend al ribasso che hanno investito tutto il mercato e di sottrarsi alla possibilità di svalutazione del proprio conto bancario.

L’altra faccia del trading online: imparare gli investimenti

Se fin qui è tutto chiaro, resta ancora un mistero come sia possibile che un risparmiatore, libero professionista o dipendente che sia, può da un giorno all’altro pensare di iniziare a investire.

A meno che non operi già in ambienti legati alla finanza, infatti, come è possibile colmare tutte le lacune e iniziare a investire non sapendo nulla di strumenti tecnici di trading?

La risposta ancora una volta viene dal web.

Fin dal suo avvento, infatti, il trading online è stato agevolato da un notevole buco in termini di riconoscimento. Gli investitori di professione lo hanno visto come una pecora nera, un “mezzo di poco conto” per tentare di avvicinare la finanza alle persone non addette ai lavori.

Questo poco interesse ha favorito il nascere di numerose realtà di divulgazione amatoriale: da blog a siti di divulgazione, tutti incentrati sulla condivisione di conoscenze ed esperienze da parte di piccoli investitori interessati al settore.

Tutto ciò ha permesso all’interesse maturato per il trading online da Gennaio a Giugno 2020 di trovare già una base solida a cui radicarsi. Le numerosissime guide agli investimenti e agli strumenti tecnici sono state praticamente prese d’assalto.

Migliaia di lettori in più e migliaia di nuove discussioni sui forum di trading online hanno portato i risparmiatori italiani ad una sempre più matura conoscenza delle possibilità legate ai propri soldi. Attualmente il settore continua ad espandersi e risulta difficile prevedere quando questa nuova corsa all’oro si arresterà!

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