Amazon, arriva la tassa da 3 euro: la decisione del governo fa discutere

Non solo Prime Day e nuove assunzioni: arrivano anche no good news per Amazon. La tassa da 3 euro fa discutere. Di che si tratta.

Parlatene bene parlatene male, basta che ne parlate. Sembra essere questo il proverbio ad hoc per un Amazon in hype in questo ottobre iniziato nel segno del colosso di Seattle. Il Prime Day è una due giorni (10 e 11 ottobre) che ha fatto impazzire milioni di abbonati e altrettanti milioni e milioni di euro (sterline e dollari, fate vobis) per sconti pazzeschi, anche se per molti ma non per tutti. Non solo.

Amazon, la decisione del governo fa discutere
Amazon e la tassa governativa. Di che si tratta – tecnozoom.it

Amazon in hype anche per le nuove assunzioni, un po’ a macchia di leopardo, perfino ad Anchorage la più grande città dell’Alaska, quella che si affaccia sulla iconica Baia di Cook, un numero quasi record di opportunità di lavoro, che si deve inserire in un contesto di diffusa carenza di manodopera, a livello globale.

Tante belle notizie per Amazon, ma ce n’è anche una che fa discutere, storcere il naso a molti, in quanto è arrivata la tassa da tre euro. E la decisione del governo non è affatto piaciuta.

Amazon e la tassa da tre euro: perché è stata sancita e su cosa si applica

Se ne parlava già da un po’, lo aveva anticipata perfino l’autorevole Reuters, ma francamente si pensava che sarebbe arrivata più in là, magari con il nuovo anno. Invece, ecco l’accelerata, 3 euro (circa 2,92 dollari) in vigore dallo scorso 7 ottobre per la consegna dei libri, con il fine di aiutare i piccoli rivenditori a competere con il colosso della vendita al dettaglio, più semplicemente l’e-commerce numero uno al mondo, nonostante i rampanti Temu e Shein si stiano avvicinando.

Amazon, ecco la tassa da tre euro
Amazon e la tassa da tre euro – tecnozoom.it

È l’ultima misura del governo francese per riequilibrare la concorrenza nel settore del libro e segue una tradizione decennale di leggi protezionistiche. Dal 1981, infatti, il governo transalpino ha imposto prezzi fissi per i libri, con uno sconto massimo del 5%, e nel 2010 ha ampliato questa legge per coprire in un certo qua modo l’esplosione degli ebook. E ancora. Nel 2014 è stata vietata la consegna gratuita dei libri, con la conseguenza della risposta immediata da parte di Amazon: l’addebito ai clienti un solo centesimo (0,01 euro) per la consegna.

“I tre euro di spese di consegna non sono dissuasivi per gli acquirenti di libri e la soglia dei 35 euro favorirà gli ordini raggruppati, il che è virtuoso in termini ambientali” hanno spiegato da Parigi. Chissà che la Francia non sia capostipite di una nuova iniziativa a livello europeo (o globale). E se dovesse arrivare anche in Italia questa decisione governativa?

Impostazioni privacy