Donazioni di denaro o immobili: cosa c’è da sapere prima di prendere una decisione del genere

Donazioni di immobili e denaro, ecco tutto quello che dovete sapere prima di prendere questa decisione importante.

Sono sempre di più le persone che si chiedono se si debbano pagare le tasse sulle donazioni. Che cosa dice la normativa di riferimento? E ancora, quando si riceve del denaro in donazione o dei beni mobili si è tenuti a pagare le tasse? La risposta non è del tutto ovvia, ma piuttosto dipende dall’importo della donazione ed anche dal grado di parentela tra chi dona il denaro o l’immobile e chi lo riceve.

Donazioni di denaro o immobili cosa c'è da sapere
Donazioni di denaro o immobili cosa c’è da sapere (tecnocino.it)

Sono attualmente in vigore delle regole fiscali ben precise che vanno considerate in questi casi per capire se l’imposta di donazione è dovuta ed in quali casi non bisogna corrispondere nulla. Cerchiamo quindi di capire quando bisogna pagare le tasse su una donazione e quando invece questo non è previsto.

Donazioni di denaro o immobili: cosa c’è da sapere prima di farla o riceverla

Coloro che ricevono una donazione, in alcune circostanze, sono tenuti a pagare una imposta sulla base proprio dell’importo e del rapporto che lo lega al donatore. Sono previste delle aliquote diverse e anche delle franchigie ben specifiche che si applicano soltanto alla parte eccedente al valore di queste ultime e dunque tassabili. Quando si parla di donazione di un certo valore, l’atto deve essere redatto proprio da un notaio che dovrà effettuare la registrazione di quelle che sono le dovute imposte.

Donazioni di denaro o immobili cosa c'è da sapere
tasse sulla donazione (tecnocino.it)

Nel caso in cui la cifra – o comunque il valore della donazione – dovesse risultare irrisoria, non è necessario ricorrere al notaio. Quindi non è neppure previsto il pagamento dell’imposta. Ad esempio, se un genitore decide di donare ad un figlio 1.000 euro, ovviamente non occorre rivolgersi ad un notaio. Il valore in questo caso deve essere modico ovvero non deve andare ad arricchire chi lo riceve e non deve impoverire chi la effettua. Nel caso in cui invece le donazioni non abbiano un valore modico, bisognerà versare l’imposta di donazione proprio per la cifra che eccede la franchigia prevista dalla normativa.

L‘imposta di donazione prevede delle aliquote differenti proprio sulla base del rapporto che lega il donatore al ricevente. Nel caso in cui a ricevere la donazione siano genitori o parenti in linea retta si pagherà soltanto il 4%. Questo andrà calcolato soltanto sul valore eccedente il milione di euro per ogni beneficiario. Se a ricevere la donazione sono sorelle o fratelli si corrisponderà il 6%.

Anche in questo caso, questa percentuale andrà calcolata soltanto sul valore eccedente i centomila euro per ogni beneficiario. Ed ancora, sarà corrisposta una percentuale dell’ 8% da calcolare sul totale. Questo se a ricevere la donazione sono altri familiari fino al quarto grado o affini in linea retta. Anche nel caso in cui la donazione dovesse essere ricevuta da altre persone si pagherà sempre l’8%, che viene calcolato sul totale.

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