Intelligenti ma pericolosi: uno studio dimostra che possono spiarti attraverso i dispositivi che hai in casa

Ormai avere una casa configurata con dispositivi elettronici è di certo una comodità, ma è la scelta migliore per la nostra sicurezza?

Negli ultimi anni le case sono diventate sempre più organizzate e questo è soprattutto merito dei dispositivi elettronici. Andando avanti di questo passo tra pochi anni, ogni casa sarà “intelligente” al 100%, anche perché questi dispositivi elettronici rendono la vita dell’uomo molto più semplice e comoda. Però non è tutto oro ciò che luccica.

la smarthome può minacciare la privacy
Avere una smarthome è la scelta migliore?- Ansa-Tecnocino.it

I dispositivi elettronici in casa sono davvero utili?

La maggior parte dei dispositivi elettronici, soprattutto se connessi ad Internet, potrebbero creare disagi agli utenti. Molto spesso infatti, dispositivi come le telecamere di sicurezza, non solo contengono sensori e videocamere, ma a volte anche microfoni. Questo potrebbe rappresentare una minaccia per la privacy e la sicurezza degli utenti, mentre i criminali informatici ne ricavano un guadagno.

i dispositivi elettronici possono violare la privacy
Puoi essere “spiato” in casa tua?- Ansa- Tecnocino.it

Per queste ragioni un gruppo di ricercatori delle reti IMDEA Software e dell’Università Carlos III di Madrid, dalla Northeastern University di Boston e in collaborazione con alcuni centri di ricerca degli Stati Uniti e del Canada, hanno pubblicato uno studio che ci mette in guardia sulle possibili lacune della sicurezza informatica. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Reports and Proceedings. In quest’articolo viene presentato come esistano problemi in questo settore e come sia facile ottenere profili sulle abitudini delle persone.

Dopo aver analizzato le reti locali tra 93 dispositivi connessi ad Internet, i ricercatori sono arrivati a delle pessime conclusioni. Il team di ricerca infatti ha scoperto che vi è un uso inadeguato dei protocolli di comunicazione che questi dispositivi utilizzano. Tra queste mancanze ci sono:  la divulgazione di nomi, dati di geolocalizzazione domestica e l’identificatore univoco universale.

Possiamo essere spiati anche dalle app?

La sicurezza però vacilla anche nelle applicazioni. I ricercatori infatti hanno rivelato che esistono deicanali laterali” con cui le aziende cercano di accedere ai dati sensibili degli utenti. Gli sviluppatori di applicazioni Android, per poter accedere a dati sensibili come la posizione devono richiedere agli utenti il consenso. A volte però le aziende abusano di questi canali per ottenere informazioni personali sugli utenti senza che questi se ne accorgano.

lo smartphone può minacciare la privacy
Anche i cellulari possono rappresentare una minaccia per la privacy- Ansa- Tecnocino.it

Lo studio ha infatti verificato come i protocolli di rete locali non siano protetti come dovrebbero e che tramite i dispositivi che connettiamo ad internet  mostrano informazioni sulla nostra casa e sull’uso che ne facciamo. Chiaramente questo facilita la creazione dei profili socioeconomici delle persone. Lo studio ha quindi chiesto ai produttori e agli sviluppatori di questi dispositivi di migliorare le misure di sicurezza e la privacy nelle case in cui vengono utilizzati questi dispositivi.

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