Shark attack: le sconvolgenti immagini dell’attacco di uno squalo riprese da un TikToker

Tao Hoogland è un istruttore subacqueo e TikToker che carica contenuti relativi alla pesca sui suoi social network. Ha subito uno shark attack.

All’improvviso, lo squalo è riapparso dietro di me e prima che potessi rendermi conto di cosa stava succedendo, stava attaccando il mio amico tra le nostre gambe, cercando di portargli via il pesce”.

incontro ravvicinato con uno squalo davvero aggressivo
Shark Attack in Australia – Tecnocino.it

Avere un incontro ravvicinato con uno squalo può essere elettrizzante ma anche molto pericoloso. Soprattutto se ti viene voglia di andare a fare una nuotatina nella famosa Shark Bay in Australia.

Tom Hoogland non dimenticherà facilmente il giorno in cui stava pescando con il suo amico in quello che è un vero e proprio santuario degli squali. Infatti, mentre il TikToker osservava queste maestose creature del mare, si è ritrovato a dover fronteggiare un attacco da parte da uno di questi esemplari che, probabilmente, si è sentito minacciato dalla presenza degli esseri umani.

Shark Attack: l’incredibile vicenda dell’attacco subito da uno TikToker

“Ho visto un grande squalo rame nuotare direttamente di fronte a me. Non c’era paura, ma sorpresa, shock e l’istinto di combattere o fuggire”.

I ricercatori si sono interessati agli attacchi degli squali sugli esseri umani. Secondo loro, gli squali confondono i nuotatori con le loro prede abituali, a causa della mancanza della vista.

Shark Attack: ecco cosa è accaduto
I ricercatori si sono interessati agli attacchi degli squali sugli esseri umani – Tecnocino.it

Gli squali che attaccano surfisti e nuotatori hanno una vista così scarsa che gli scienziati hanno concluso che probabilmente li stavano confondendo con le loro prede abituali, i pinnipedi come i leoni marini, secondo uno studio condotto mercoledì. “Dalla prospettiva di uno squalo, né il movimento né la forma consentono una distinzione visiva inequivocabile tra pinnipedi e umani“, scrivono gli autori dell’articolo pubblicato su Interface, rivista della Royal Society.

Concludono che il loro lavoro “supporta la teoria dell’errore di identificazione per spiegare certi morsi”.Questo è il primo studio che testa questa teoria dal punto di vista visivo di uno squalo”, spiega all’AFP la sua autrice principale, Laura Ryan.

“Ho provato ad afferrare un altro pesce, ma è tornato indietro e ha preso il secondo davanti a me. Sono rimasto sorpreso da quanto fosse aggressivo e astuto lo squalo, ma mi sono subito preoccupato perché non ci lasciava in pace”, notò con sorpresa l’istruttore subacqueo.

In ogni caso, il video che è riuscito a filmare Tao è davvero incredibile perché mostra la ferocia e l’aggressività che può avere uno squalo rame o qualsiasi altro predatore del mare. Per fortuna non è accaduto nulla di grave e nessuno è stato morso in modo grave.

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