Brutto colpo per Elon Musk, l’autopilota di Tesla arriva ottavo: la classifica

Nuova delusione per Elon Musk: l’autopilota di Tesla delude, stecca clamorosamente ed è solo ottavo in classifica.

No, stavolta non c’entra Twitter, o X come ha deciso di trasformarlo Elon Musk, sebbene questo investimento si sta rilevando ogni giorno che passa il peggiore della carriera del Paperon de’ Paperoni del nuovo millennio.

Brutto colpo per Elon Musk
Elon Musk, CEO di Tesla – foto fonte ANSA – tecnocino.it

Sì perché Elon Musk questo giochetto di gestire un servizio di notizie e microblogging che andava per la maggiore insieme a TikTok e Facebook (o Instagram) prima del suo avvento, gli è costato in primis qualcosa come 44 miliardi di dollari, pagati peraltro poco più di un anno fa (era il 27 ottobre 2022) dopo polemiche e dietrofront, a un passo da una causa che Elon Musk (il primo a saperlo) avrebbe perso al 100%. E sapete ora quanto vale Twitter, o X?

Quarantacinque euro per azione, per un valore complessivo di circa 19 miliardi di dollari, secondo un report del 30 ottobre dell’autorevole Bloomberg. In poco più di un anno Elon Musk, con la sua strategia alquanto opinabile, con licenziamenti a tutto spiano e idee bislacche, ha dilapidato praticamente la metà della cifra utilizzata per comprare Twitter/X. Ma come spesso accade, le brutte notizie non vengono mai da sole

Elon Musk, il flop dell’autopilota di Tesla. Meglio Mercedes e Ford

Già nel 2020, durante lo scoppio della pandemia da Coronavirus, Mercedes (ma non solo) aveva assestato un brutto colpo all’ambizioso CEO di Tesla, superandolo nettamente nei test dei sistemi ADAS, quella tecnologia che aiuta il guidatore a mantenere una velocità costante, una distanza di sicurezza dall’auto che precede e il veicolo al centro della corsia combinando il Cruise Control adattivo (ACC) con il Lane Centering (LC). Chiamiamolo autopilota, rende più semplice il concetto.

Elon Musk, l'autopilota di Tesla arriva solo ottavo
Tesla, l’autopilota non convince ancora – tecnocino.it

Ebbene, i nuovi test confermano il trend che vede Tesla deludere, o meglio non all’altezza della situazione in termini di sicurezza. L’autopilota di Elon Musk stecca di nuovo in ben due tipologie di performance: nel “Mantenere il conducente impegnato” e “Cancellare quando è sicuro utilizzare“, categorie che hanno evidenziato tutti i limiti dell’autopilota di Tesla. L’unica buona notizia per Musk è l’eccellenza nelle “Capacità e prestazioni”, principalmente grazie agli input di sterzata fluidi per un arresto e ripartenza al semaforo rosso alquanto affidabile. Ma non basta.

L’autopilota di Tesla si è classifica solo all’ottavo posto nella classifica degli ultimi nei test ADAS approfonditi, meglio della tecnologia sviluppata da Hyundai Motor Group, Volvo e Polestar. Poco altro. Molto meglio Mercedes e Volkswagen, per esempio. Molto meglio il Lincoln BlueCruise di Ford (primo in classifica), molto meglio il Chevrolet/GMC/Cadillac Super Crociera o l’assistenza alla guida Mercedes-Benz (che completano il podio). Superiore all’Autopilota di Tesla anche il Professionista dell’assistenza alla guida BMW, la  Toyota Safety Sense 3.0 e Lexus Safety System+ 3.0, il Nissan/Infiniti ProPILOT Assist 2.0 e Volkswagen Travel Assist e Audi Adaptive Cruise Assist. Forse è meglio pensare meno a X e più a Tesla.

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