Faggio o abete, quale dei due pellet scalda maggiormente

Il pellet è tornato al prezzo del 2021: è il momento di fare scorta, ma qual è il migliore da acquistare? 

Le stufe a biomassa hanno conosciuto un’ampia diffusione negli ultimi anni in virtù del fatto che risultano meno inquinanti di stufe basate sul consumo di altri combustibili e, teoricamente, risultano anche meno onerose dal punto di vista economico.

stufa pellet
Qual è il pellet migliore? – tecnocino.it

Purtroppo la fluttuazione del prezzo del pellet, dovuto alle crisi geopolitiche degli ultimi anni, ha reso piuttosto oneroso il rifornimento di questa materia prima e molte famiglie si sono trovate in difficoltà. In loro sostegno è intervenuto il governo, che ha deciso di abbattere l’IVA sulla biomassa, facendola passare dal 20% al 10%.

Dal momento che oggi conviene di nuovo acquistare scorte di pellet, moltissimi consumatori stanno valutando quale prodotto sia meglio acquistare. I fattori da tenere in considerazione sono moltissimi e, ovviamente, ci sono delle specifiche relative al tipo di stufa che si possiede. Ci sono però delle caratteristiche specifiche del pellet che, se conosciute, permettono di fare acquisti intelligenti.

Come si sceglie il pellet migliore da acquistare?

Innanzitutto è importante sapere che vanno assolutamente evitati pellet trattati chimicamente o che contengono additivi chimici o collanti utilizzati per tenere insieme i piccoli cilindri di combustibile. Questo significa che questo tipo di sostanze danneggino la stufa o sviluppino fumi potenzialmente tossici.

scegliere pellet
I dati da conoscere per scegliere bene il pellet – tecnocino.it

Una leggenda metropolitana sostiene che il pellet scuro sia di qualità migliore: non è assolutamente vero. Al contrario, il colore dipende semplicemente dal tipo di legno utilizzato per la fabbricazione del pellet.

Per quanto riguarda i dati tecnici è importante conoscerli analizzando l’etichetta di ogni prodotto e nello specifico:

  • il potere calorifico deve essere di almeno 5.0
  • l’umidità contenuta dev’essere inferiore all’8%
  • le ceneri prodotte dalla combustione devono essere inferiori all’1% del peso del combustibile bruciato
  • devono essere riportate in etichetta le sigle EN PLUS A1o A2 oppure HD+: due certificazioni che garantiscono la qualità del prodotto che stiamo acquistando.

Infine, il pellet di faggio ha un maggiore potere calorifico, quindi a parità di peso produce più calore quando viene bruciato nella stufa. Il problema è che rilascia più cenere.

Il pellet di abete rilascia invece una minore quantità di cenere rispetto a quello di faggio ma, di contro, ha un potere calorifico inferiore.

Molti consigliano di acquistare pellet di faggio e di abete e di miscelarli in maniera da ottenere un pellet composito che abbia le migliori caratteristiche di entrambi.

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